Mezzolombardo. Una trentina di volontari, 340 servizi, 530 ore delle due segretarie volontarie e un numero indefinito degli altri volontari “sul campo”. Tutto questo a disposizione di coloro, cittadini ultrasessantacinquenni, che ne hanno avuto necessità.

Un aiuto per la “Terza età”

Questi sono stati nel corso del 2019 i numeri del “Progetto di rete” che dal 2016 l'amministrazione comunale ha messo in piedi in collaborazione con l'azienda per i servizi alla persona “San Giovanni”, la Cassa Rurale e il “Tavolo di solidarietà” allo scopo di dare risposta ad alcuni bisogni di uomini e donne entrati in quella che viene definita “Terza età”.

Servizio apprezzato

Per esempio l'accompagnarli nei trasferimenti per sostenere visite mediche nelle strutture provinciali preposte, oppure accompagnarli a fare la spesa o a far visita ai propri cari sepolti sul Colle San Pietro altre semplici commissioni che però semplici non sono per tutti. Un servizio, quello che svolge il “progetto di rete”, importantissimo per una fascia di popolazione che non è marginale.

Cerimonia simbolica

Al 31 dicembre 2019 gli abitanti di Mezzolombardo erano 7273, il 20,7% dei quali (ovvero 1506 persone) di età pari o superiore ai 65 anni. Per effettuare i vari servizi, fino ad oggi i volontari si sono avvalsi di un'automobile gratuitamente messa a disposizione dell'Apsp San Giovanni dall'amministrazione comunale, nonché di altri tre mezzi di trasporto comunali. Con una piccola cerimonia simbolica, nei giorni scorsi è stata consegnata al “Progetto di rete” un’ulteriore automobile nuova. Il sindaco Christian Girardi e l’assessore Francesco Betalli hanno sottolineato pubblicamente l'importanza di quanto svolto dai volontari del “Progetto di rete” e li hanno ringraziati pubblicamente. «Sicuramente – ha detto e concluso il sindaco Christian Girardi - questo è il progetto nato in questi cinque anni amministrazione che ci inorgoglisce di più. Un progetto importantissimo essenziale per mantenere vivo quel senso di aggregazione indispensabile per mantenere unita e solidale la nostra comunità».

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