Lavis, un nuovo asilo nido da venti posti 

Vicino a quello esistente, occuperebbe il piano terra di un condominio. Il progetto c’è, mancano i soldi: 350 mila euro  


di Daniele Erler


LAVIS. Il Comune di Lavis vuole un nuovo asilo nido, con due sezioni e una ventina di posti, per ridurre le liste d’attesa e soddisfare quante più richieste possibile. L’edificio si trova in area Felti, accanto all’asilo attuale che resterà comunque in funzione. Il nuovo nido amplierebbe le sezioni già esistenti e sarebbe realizzato in circa 300 metri quadri al piano terra di un condominio, nei locali oggi abbandonati. Il Comune otterrebbe quegli spazi gratuitamente, secondo gli accordi stretti negli anni scorsi con la ditta che ha costruito l’intero quartiere, al momento della lottizzazione.

Per i lavori, Lavis punta al finanziamento provinciale: servono quasi 350 mila euro, secondo il progetto preliminare realizzato dall’ufficio tecnico e approvato nell’ultima seduta della giunta. L’occasione è il fondo di cinque milioni di euro, stanziato dalla Provincia lo scorso settembre, quando il presidente era ancora Ugo Rossi. I soldi erano stati individuati in estate nella manovra provinciale di assestamento di bilancio e sono destinati proprio agli interventi «per la realizzazione o l’ampliamento degli asili nido». Le richieste di finanziamento devono essere presentate al servizio autonomie locali entro martedì prossimo, 15 di gennaio.

Nel progetto approvato dalla giunta c’è la realizzazione di due stanze, una per i grandi e una per i piccoli, con le loro camere per il sonno. Ma anche di un atelier, un laboratorio, una lavanderia e una cucina.

Attualmente Lavis riesce a garantire 82 posti di asilo nido pubblico, considerando anche la struttura di Pressano. Le liste d’attesa aumentano però ogni anno: erano di 45 bimbi nel 2014, 32 nel 2015, 50 nel 2016, 52 nel 2017 e 58 nel 2018. Con il nuovo nido, «Lavis riuscirebbe non solo a rispondere ad una buona parte delle richieste, ma sarebbe anche uno dei comuni trentini con il migliore rapporto fra abitanti e posti disponibili al nido», sostiene il vicesindaco Luca Paolazzi. La cessione gratuita e definitiva dei locali dovrà passare da una convenzione che definirà quanto già previsto dall’accordo di lottizzazione, approvato nel 2013. Nel frattempo – per avere i locali sin da subito – il Comune ha firmato un contratto di comodato con i proprietari, sempre a costo zero. L’intento è anche di riqualificare questa parte del paese: «Dopo l’interramento della Trento-Malé, vogliamo potenziare i servizi, come faremo anche nella vicina viale Mazzini», dice Paolazzi. Il Comune chiederà la cessione di una parte dell’area verde sul retro del condominio per realizzare un giardino per l’asilo. In cambio si impegnerà a gestire la manutenzione del resto dell’area verde e garantirà la pulizia dei parcheggi e dei vialetti condominiali. Se l’accordo non dovesse riuscire, il giardino sarà realizzato in una parte del parco pubblico lì vicino.













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