La trasformazione del territorio dall’Ottocento ad oggi
CAVEDINE. Domani alle 20.30, nella sala riunioni della biblioteca comunale di Cavedine, appuntamento culturale organizzato dall’associazione “Madruzzo ‘500” di Calavino in collaborazione con la...
CAVEDINE. Domani alle 20.30, nella sala riunioni della biblioteca comunale di Cavedine, appuntamento culturale organizzato dall’associazione “Madruzzo ‘500” di Calavino in collaborazione con la biblioteca intercomunale valle di Cavedine. L’antropologa Marta Villa, collaboratrice del Laboratorio Storia delle Alpi dell’Università della Svizzera italiana, parlerà della trasformazione del territorio dall’Ottocento ad oggi. L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto “Cavedine e Madruzzo tra passato e presente”, che prevede una serie di manifestazioni sul tema della trasformazione del paesaggio attraverso i diversi aspetti (ricerche storiche, etnografiche, iconografiche e cartografiche, rivolte innanzitutto alla popolazione e attraverso il coinvolgimento delle scuole del territorio della valle di Cavedine, primaria e secondaria di 1°grado. In particolare si prevedono alcuni incontri per illustrare l’iniziativa e per far partecipare gli alunni alle diverse attività, in particolare per la raccolta di materiale fotografico. È previsto per le classi prime e seconde della scuola media di Cavedine anche un corso di fotografia di 3/4 incontri nei prossimi mesi, tenuto da Lucio Tonina con la possibilità di escursioni esterne e la raccolta di foto da parte degli alunni, che serviranno all’allestimento di una mostra. La memoria storica e la trasformazione dell’ambiente determinata dal passaggio dalla cosiddetta “civiltà contadina” a quella industriale e postindustriale è un’attività che, sostenuta dalle amministrazioni comunali, aveva prodotto a partire dagli anni ’90 del secolo scorso la raccolta di interessante materiale documentario, che aveva prodotto a più riprese una serie di mostre interessanti sia a Calavino che a Sarche. Va ricordata in particolare l’attività portata avanti dalla maestra Norma Bortoli (purtroppo scomparsa alcuni anni fa) in collaborazione con l’allora amministrazione comunale di Calavino per raccontare un pezzo della storia dei “casoni” della Comunità di Sarche. Tiziana Chemotti per l’associazione “Retrospettive” invece aveva prodotto nel 2007 la pubblicazione “Lasìn de ‘sti ani” con allegato un inedito e straordinario materiale fotografico. (m.b.)