La Pro Loco al Giro d’Italia con la sciarpa da record

Madruzzo. Chi ha seguito in diretta tv le ultime fase della tappa del Giro d’Italia Bassano del Grappa – Madonna di Campiglio, il cui tragitto ha toccato le strade del comune di Madruzzo dalle Viote...


Mariano Bosetti


Madruzzo. Chi ha seguito in diretta tv le ultime fase della tappa del Giro d’Italia Bassano del Grappa – Madonna di Campiglio, il cui tragitto ha toccato le strade del comune di Madruzzo dalle Viote del Bondone fino alle gallerie del Limarò in direzione delle Giudicarie, non può non aver notato lungo il marciapiede della “Via Longa”, che congiunge l’abitato di Ponte Oliveti con il paese di Sarche, un’ininterrotta striscia multicolore a mo’ di sciarpa spiegata, parallela all’asse stradale, la cui spiegazione era sintetizzata da un cartellone rosa con la scritta “Un caldo abbraccio – solidarietà – riuso – record – Pro Loco Lasino/Lagolo”.

Un’opportunità eccezionale, il passaggio del Giro d’Italia, per “sponsorizzare” l’iniziativa che la Pro Loco Lasino/Lagolo sta portando avanti da diversi mesi con l’adesione di alcune centinaia di donne della Valle dei Laghi. Ma di cosa si tratta? L’obiettivo è di realizzare la sciarpa più lunga del mondo, abbattendo l’attuale record di 16.943 metri.

L’iniziativa era partita nel pieno del lockdown della primavera scorsa con l’invito, rivolto soprattutto alle donne del territorio, a contribuire alla proposta di per sé curiosa di “creare strisce di lana o di cotone lavorati a maglia o all’uncinetto, che è caduta a fagiolo a causa della forzata permanenza in casa per frenare la diffusione del corona virus. Infatti in molte famiglie è stata l’occasione per superare la noia e crearsi qualche interessante alternativa all’oziosità di quei momenti, che da una parte riuscisse a far passare il tempo e dall’altra contribuisse a dare il proprio sostegno per una finalità solidaristica. Infatti le tre parole chiave riassumono il significato della proposta: innanzitutto l’intervento solidale col contributo di quasi 300 donne, che offrono il loro lavoro gratuito per una nobile iniziativa. Non secondario in anni di sprechi la riscoperta dell’antico concetto di “economia” (in dialetto anche di “conomia”) nel senso del risparmio e quindi del recupero del materiale non più utilizzato (in questo caso vecchi indumenti di lana) da disfare in matasse e/o gomitoli di filo e quindi “sferruzzare” per comporre, secondo le misure in larghezza indicate dagli organizzatori, la lunga sciarpa multicolore, che una volta raggiunto il record della lunghezza dei 2 chilometri servirà per assemblare coperte o abbigliamento da donare ai senzatetto per difendersi dal freddo e dalle intemperie.

Anche questa seconda ondata del riacutizzarsi dell’epidemia, che consiglia di trascorrere più tempo in casa, e l’avvicinarsi della stagione fredda potrebbero rappresentare ulteriori stimoli per potenziare gli sforzi al raggiungimento dell’obiettivo.













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