L’autobus 17 fino a Zambana comporta più costi e meno corse
In consiglio comunale. Del prolungamento della linea si discute questa sera a Lavis L’assessore Fabbro esporrà anche la relazione tecnica realizzata da Trentino Trasporti
Lavis. L’ipotesi di un possibile prolungamento del tragitto dell’autobus 17 per servire anche Zambana torna oggi in consiglio comunale. La proposta, caldeggiata nei mesi scorsi dai leghisti, sarà ripresa per una loro interrogazione che mira a capire se ci siano o meno novità sul tema. Ma al di là di questo aspetto, è interessante prendere in considerazione la risposta dell’assessore Andrea Fabbro e in particolare una relazione tecnica allegata, realizzata da Trentino Trasporti e finora mai diffusa pubblicamente. Perché fornisce qualche dato in più per valutare questa ipotesi.
Il prolungamento
L’idea è di allungare il percorso del 17 – che oggi va da Trento a Lavis – fino alla rotatoria dell’intersezione con via don Guetti a Zambana, praticamente all’altezza del capannone “Cinque comuni”. Il prolungamento misura due chilometri e 750 metri: il problema è capire se servirà davvero un bacino d’utenza che – scrive Trentino Trasporti – «giustifichi i maggiori costi di gestione del prolungamento». Anche perché in coincidenza con il prolungamento ci sono solo poche case e solo sul lato ovest: «la potenziale domanda di trasporto espressa non è decifrabile». A dire il vero, l’interesse per questa ipotesi è legato non tanto alle case che si trovano sul tragitto, ma soprattutto a chi vorrebbe raggiungere il centro di Zambana. Dal capannone “Cinque comuni” dista solo pochi passi.
I costi aggiuntivi
Ci sono però anche altri aspetti da considerare. Se si tiene conto del percorso complessivo di andata e ritorno della linea 17 (18 chilometri e 250 metri), «il prolungamento – scrive Trentino Trasporti – non è irrilevante, perché rappresenta il 15 per cento in più. Si ipotizza che ciò possa implicare una revisione degli accordi con il Comune di Trento sulle percentuali di ripartizione dei costi di gestione associata della linea». In parole più semplici: i costi sarebbero maggiori, pari a circa 50 mila euro all’anno, almeno secondo una prima stima. Non è ancora chiaro se il nuovo Comune di Terre d’Adige vorrà entrare nella partita, visto che di fatto la giunta è operativa solo da pochi giorni. Contattato dal Trentino, il nuovo sindaco Renato Tasin per il momento ha preferito non rispondere.
I tempi di viaggio
Riguarda invece Lavis l’aspetto dell’aumento dei tempi di viaggio. Con un percorso più lungo, servirebbero circa sei minuti in più. Questo farebbe ridurre la “sosta compensativa” al capolinea, pensata per evitare possibili ritardi nelle situazioni di maggiore traffico. Per evitare questo problema e la perdita di eventuali coincidenze per i ritardi, si potrebbe ridurre il numero delle corse: ora sono ogni 20 minuti, si potrebbe passare ad ogni mezz’ora. In totale, ci sarebbero circa 15 corse in meno al giorno. Ma è un’ipotesi difficile da percorrere, senza le proteste degli utenti.