Il Biodistretto Valle Laghi punta ad allargare la base
Si vogliono coinvolgere agricoltori, agriturismi e commercianti per passare dagli attuali 100 soci a molti di più. Nel Cda Marcello Lunelli del gruppo Ferrari
VALLE DEI LAGHI. Dopo un periodo di formazione e di incubazione durato tre anni, nei quali si sono gettate le basi per il suo sviluppo, il Biodistretto Valle Laghi punta a ripartire con un forte ancoraggio nella base, che è ciò che ci si aspettava dai responsabili dell’associazione, accusati di aver fatto un’operazione verticistica. Certo, è stato fondamentale l’aver coinvolto sia le istituzioni pubbliche che quelle cooperative e di volontariato: Comuni della zona, Comunità di Valle, Consorzio Frutta Valle Laghi, Cantina Sociale Toblino, Apt Trento Monte Bondone, Federazione Pro Loco, associazione produttori del Vino Santo. Ma ora è necessario un forte coinvolgimento della base di agricoltori, agrituristi, operatori commerciali, per passare dagli attuali 100 soci a molti di più. È in sintesi la decisione assunta nella recente assemblea di bilancio e rinnovo degli organi scaduti dopo un triennio.
Nel nuovo Cda è entrato anche Marcello Lunelli del gruppo Ferrari, prova evidente del grande interesse del gruppo a questo progetto, visto che ormai tutte le aziende dello stesso – in parte collocate in Valle Laghi - sono coltivate con il metodo biologico.
Ma come si intende creare le condizioni per un maggior coinvolgimento della base? Ci risponde la segretaria del Biodistretto, Roberta Pantaleone, in attesa della nomina del presidente per il prossimo triennio, cosa che avverrà nel corso di aprile. «La prima iniziativa in programma - spiega - è l’organizzazione di corsi sull’agricoltura biologica in tutti i settori produttivi, partendo dal viticolo e dal frutticolo. Un obiettivo al quale il neoeletto consiglio di amministrazione tiene molto è la certificazione di gruppo per i produttori della zona che intendono aderire al progetto, questo per sollevarli dal peso della burocrazia che la certificazione delle singole aziende comporterebbe per ognuna di esse. Nell’arco dell’anno è poi prevista una serie di eventi volta a far crescere la sensibilità verso il biologico nella popolazione e per ampliare il consenso attorno ad esso, visto che si tratta di un progetto di territorio e non di singole aziende che peraltro già ci sono, vedi il caso dell’azienda dei cugini Marco e Stefano Pisoni, che hanno fatto il salto verso il biodinamico con grande soddisfazione».
Il Cda è composto da nove membri, sette dei quali sono stati confermati e due sono nuovi. Nel consiglio sono coinvolte tutte le realtà più importanti del Distretto, dagli enti pubblici alla cooperazione, alle associazioni dei produttori, alle organizzazioni turistiche, precisa la segretaria. «Altre iniziative - conclude Pantaleone - sono programmate grazie anche al supporto dell’Associazione Italiana dei Biodistretti della quale la Valle dei Laghi fa parte, come l’organizzazione di mercatini dei prodotti biologici locali avendo presente che per meglio valorizzare i nostri prodotti dobbiamo puntare su centri più grossi di Lasino, dove abbiamo fatto un tentativo non riuscito».