Allegria e festa con il “Sagron”
GIOVO . Lo chiamano “Sagron”, il festone, e poi “de la terza de lui”, riferendosi alla settimana in cui si tiene l’evento a Verla di Giovo, e distinguerlo così da tutte le altre feste della Val di...
GIOVO . Lo chiamano “Sagron”, il festone, e poi “de la terza de lui”, riferendosi alla settimana in cui si tiene l’evento a Verla di Giovo, e distinguerlo così da tutte le altre feste della Val di Cembra: è iniziato ieri, oggi entra nel vivo e si conclude domani, pure con una goliardica corsa colorata alle 15.30. Perché questo angolo del Trentino – che sembrerebbe uno spazio di pace fra natura, porfido e vigneti – in estate ha la curiosa capacità di trasformarsi, o meglio di adattarsi alle esigenze dei suoi giovani.
Non c’è paese della val di Cembra che non abbia il suo evento, solitamente autogestito dagli stessi ragazzi: fra sette giorni toccherà per esempio a Palù, che confina con Verla e fa parte dello stesso Comune, Giovo.
Chi vive in zona ha, più o meno, imparato ad accettare l’esuberanza goliardica del “Sagron”: per tre giorni Verla diventa il capoluogo della Val di Cembra e molti giovani arrivano anche dalla vicina Lavis, in cerca di musica e qualche eccesso.
Come sempre però la differenza sta nei punti di vista: se qualche anziano fatica a comprendere tanto rumore, i giovani rispondono che in fondo sono “solo tre giorni all’anno” e che un po’ di festa serve per mantenere vivo un paese così piccolo, per creare aggregazione ed evitare anche il rischio dello spopolamento. È per questo che l’evento ottiene ogni anno il patrocinio del Comune di Giovo, ed è anzi riuscito – sempre per merito dei giovani – a superare i confini della goliardia, organizzando in queste settimane iniziative culturali e informative, il cosiddetto “Sagreen”, con per esempio la mostra d’arte contemporanea aperta fino a domani all’ex asilo. E poi in piazza c’è il torneo di beach volley.
Insomma, non è solo festa, ma ovviamente c’è anche quella: stasera si balla con la musica di Orentonip e Novaluna. (d.e.)