Cultura

L’estate “archeologica” in Trentino. Si inizia oggi al Sass e alla Villa romana di Orfeo

Il programma per l’estate in Trentino, legato al mondo dell’archeologia si muove a spasso nel tempo, raccontando la storia più antica della provincia: ecco il programma completo 



TRENTO. A spasso nel tempo, alla scoperta di luoghi e lungo itinerari che raccontano la storia più antica del Trentino. Un viaggio nel passato per comprendere ed interpretare meglio il presente, conoscere aspetti inediti della vita dei nostri antenati e insieme divertirsi: è la proposta per l'estate, rivolta ad appassionati e curiosi di ogni età, dei Servizi Educativi dell'Ufficio beni archeologici dell’UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali provinciale.

Da giugno a settembre laboratori per bambini ed adulti per conoscere antichi saperi, visite partecipate, archeologia dimostrativa, incontri a tema e ancora mostre, archeotrekking, teatro per bambini, musica, cinema arricchiranno l'estate trentina. Sono oltre 100 gli appuntamenti in calendario ospitati nella Trento romana con lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas e la Villa di Orfeo, al Parco Archeo Natura ed al Museo delle Palafitte di Fiavé, al Museo Retico di Sanzeno e nelle aree archeologiche Acqua Fredda al Passo del Redebus, Montesei di Serso a Pergine Valsugana e Monte San Martino ai Campi di Riva. 

Parco Archeo Natura Fiavé. Alla scoperta della Trento romana dal Sass alla Villa di Orfeo

Tridentum, la città fondata dai Romani nel I secolo a.C., svela il suo volto più antico nel cuore del centro storico di Trento, con il Sass, lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, sotto piazza Cesare Battisti, e la Villa di Orfeo, in via Rosmini. Tra le vestigia romane il Sass ospita per tutta l’estate la mostra “Dalla terra il futuro. Viaggio nei 150 anni della Fondazione Edmund Mach” che dà forma visiva alla lunga storia dell’ente, attraverso pubblicazioni, manufatti storici e fotografie.

Il sito ripropone inoltre, dal 12 luglio al 5 ottobre, “VantiniR. Realtà virtuale” un progetto realizzato per Cappella Vantini dall’Ufficio Cultura, turismo ed eventi del Comune di Trento e proposto al Sass per l'estate 2024, che permette di immergersi con un apposito visore nell’antica città romana. Per visitare entrambi i siti con un esperto basterà partecipare alle visite guidate “Dal Sass alla Villa di Orfeo” (25 e 27 giugno, 4, 11, 18, 25 luglio, 1, 8, 22, 29 agosto) mentre è pensato per i bimbi più piccoli, dai 3 ai 6 anni, l’incontro “C’era una volta sulla strada romana del Sass” con letture di libri e albi illustrati di “Nati per leggere” e laboratori creativi per famiglie (30 luglio e 13 agosto).

Coinvolgono tutta la famiglia i laboratori tematici “A tavola con gli antichi romani” per scoprire curiosità, ricette, cibi e bevande degli abitanti di Tridentum il 6 agosto e “Giochi e passatempi dei bambini di Tridentum”per giocare come gli antichi romani in programma il 20 agosto.

Nel pozzo del tempo al Museo Retico - Centro per l’archeologia e la storia antica della Val di Non

Nel Museo Retico di Sanzeno, risalendo lungo il pozzo del tempo, si ripercorre la storia antica della Val di Non, dai cacciatori paleolitici fino ai santi martiri d’Anaunia passando per le affascinanti testimonianze dei Reti, la popolazione preromana che abitava la valle nell’età del Ferro. Per approfondire queste tematiche il museo offre un intenso programma di attività.

Si inizia il 10 luglio con “La storia incominciò”, un pomeriggio di letture tratte da “Nati per leggere” e di laboratori per bambini dai 3 ai 6 anni per esplorare in modo divertente e curioso il museo. Mettono alla prova la manualità e la creatività di tutta la famiglia e allo stesso tempo fanno conoscere antichi saperi, i laboratori tematici: “Chi cerca trova! Argilla, ma che bel materiale!” (17 luglio e 28 agosto) per apprendere i segreti dell’argilla e sperimentarne la lavorazione, “Schegge e lame di pietra” (19 luglio e 2 agosto) per cimentarsi con le tecniche di scheggiatura della selce, “Archeologi per un giorno” (24 luglio e 21 agosto) per conoscere e sperimentare il lavoro dell’archeologo, “Magie con il telaio” (31 luglio) per scoprire storie di trame e intrecci.

E ancora, il 3 agosto, “All’idea di quel metallo” che prevede attività di archeologia dimostrativa e fusione del bronzo, “Rame per sbalzo” (7 agosto) per acquisire la tecnica della lavorazione su fogli di rame e “Macina e impasta” (14 agosto) dedicato alla macinatura dei cereali e alla cottura del pane. Fa divertire e riflettere lo spettacolo teatrale di TeatroE “Bambini diritti bambini rovesci” in programma il 20 luglio mentre il 10 agosto si rimane a bocca aperta davanti alle fantasmagoriche lezioni del professor Felipe Corazon, interpretato da Nicola Sordo nello spettacolo “A tu per tu.

Storie di uomini preistorici e di animali fantastici”. Si scopriranno antichi culti legati all’acqua e a misteriose divinità partecipando a “Archeotrekking fra archeologia e natura” (il 24 luglio e il 14 agosto), organizzato in collaborazione con l’ApT della Val di Non. Dopo la visita al museo si percorre assieme ad un esperto di archeologia e ad un accompagnatore di territorio il suggestivo e panoramico percorso nella roccia che conduce al Santuario di San Romedio. Coniugano storia e territorio “Raeticam uvam laudat” (31 luglio, 9 e 21 agosto) tre appuntamenti in collaborazione con l’ApT della Val di Non e la Strada della Mela e dei Sapori che prevedono una visita guidata al museo con un focus particolare sulla coltivazione della vite e la produzione del vino nell'antichità, completati da degustazione di vini a cura dell’Azienda Agricola Valerio Rizzi, della Cantina Fixum e nell’ambito dell’evento “Sorsi a Casez”.

Le palafitte di Fiavé, Patrimonio Mondiale Unesco, dal museo al villaggio tra terra e acqua

Il passato rivive a Fiavé, dove accanto all’area archeologica, inclusa nel Patrimonio Mondiale Unesco, sorge il Parco Archeo Natura che assieme al vicino Museo delle Palafitte offre un interessante spaccato della vita quotidiana degli abitanti del villaggio di 3.500 anni fa. A rendere ancora più avvincente e coinvolgente l’esperienza di visita è il programma settimanale che dall’8 luglio al 29 agosto propone iniziative giornaliere dal lunedì al giovedì.

“Palafitticolo anch’io” prende spunto dalle attività praticate nei villaggi palafitticoli dell’età del Bronzo e prevede una serie di incontri di archeologia dimostrativa e laboratori per tutta la famiglia dedicati alla produzione della ceramica, alla conoscenza delle piante ritrovate nelle palafitte e alla loro coltivazione, alla produzione dei latticini, all’utilizzo dei colori naturali per tingere e dipingere e alla produzione di tessuti nell’antichità.

Il martedì il museo offre ai visitatori “Avete detto palafitte?”, visite guidate partecipate sulle tracce degli antichi abitanti che vivevano sulle sponde del lago Carera. Da non perdere, per vedere gli archeotecnici all’opera e per cimentarsi in prima persona con antiche e sapienti tecniche, sono gli incontri di archeologia dimostrativa nell’ambito della rassegna “Ma come facevano a fare?” dedicati alla scheggiatura della selce (27 luglio e 24 agosto), alla lavorazione preistorica dell’osso, del corno e della pelle (28 e 29 luglio), alle tecniche di fusione del bronzo (Metallurgia quasi una magia, 4 agosto), alla produzione della ceramica (10 agosto), alla tipologia e all’uso di archi e frecce (11 agosto) e alla tessitura (Storie di intrecci e trame, 18 agosto).

Si svolgono in collaborazione con il Gruppo Giovani di Fiavé, il 3 agosto al Parco Archeo Natura, “La cassetta degli attrezzi”, un laboratorio per famiglie per scoprire e sperimentare alcune tecniche di lavorazione del legno e della selce in epoca palafitticola e “Aperitivo in palafitta”, una degustazione di prodotti tipici del territorio con cibi attestati anche nei villaggi palafitticoli di Fiavé.

Il 25 luglio farà tappa al museo la rassegna CinemAmore, mentre il 29 luglio e il 12 agosto è di scena Nicola Sordo che nel divertente spettacolo “Il palafitticolo scalzo” trascinerà grandi e piccini in un’insolita visita al museo. Il 24 agosto il giardino del museo accoglie "... il còre è come il mare" , lettere dal carteggio Eleonora Duse - Gabriele D'Annunzio, uno spettacolo di musica e parola del Moonlight Ensemble, a cura della Pro Loco di Fiavé. Affronta una tematica di grande attualità, il 27 agosto al Parco Archeo Natura, lo spettacolo teatrale di Collettivo Clochart “Terra” che raccoglie il lamento della Terra, la cui biodiversità è minacciata dal riscaldamento climatico, e che invita grandi e piccini a riflettere, in maniera coinvolgente sulle nostre azioni, passate, presenti e future.

Acqua Fredda: una fonderia preistorica tra i monti

Circondata dai monti della catena del Lagorai, l’area archeologica Acqua Fredda al Passo del Redebus, tra la Valle dei Mòcheni e l’altopiano di Piné, conserva i resti di una delle più importanti fonderie preistoriche della tarda età del Bronzo dell’intero arco alpino. E proprio questo storico luogo, dove i nostri antenati fondevano sapientemente i metalli, ospita una serie di iniziative legate all’archeometallurgia. Sono pensati per i più piccoli i divertenti spettacoli “Piè zoppi man di fata. Le meraviglie di Vulcano” a cura di TeatroE il 12 luglio e “A tu per tu.

Storie di uomini preistorici e di animali fantastici” con Nicola Sordo il 23 agosto, ai quali seguirà la visita partecipata al sito archeologico. Il 19 luglio e il 9 agosto il laboratorio per famiglie “Esplorare ad Acqua Fredda: archeologia e natura” permetterà di conoscere tantissime curiosità legate al mondo della metallurgia e dell’ambiente naturale. È per tutti “Dal legno al metallo! Van hólz en metal!” la proposta alla scoperta della cultura mòchena e della metallurgia preistorica in programma il 26 luglio e il 16 agosto, che prevede una visita all’Istituto culturale mòcheno e al Museo Mineralogico "Sperkmandelhaus" per poi proseguire camminando nel verde della natura, fra boschi e masi, fino all’area archeologica Acqua Fredda.

“La spada è nella roccia”, in programma il 2 agosto, è il laboratorio di archeologia sperimentale per conoscere i segreti dell’estrazione del minerale di rame dalla malachite al quale seguirà una visita partecipata al sito. 

A spasso con l’archeologia

Oltre ai musei ed ai siti principali sono numerose le aree archeologiche sul territorio trentino che meritano una visita. Tra queste il sito di Montesei di Serso a Pergine Valsugana al quale, il 29 luglio e il 19 agosto, è dedicata l’iniziativa “Antichi paesaggi tra archeologia e natura”, una passeggiata in compagnia di un’esperta e un accompagnatore di territorio per conoscere divertendosi curiosità legate al mondo dell’archeologia e della natura.

A Montesei si trova una delle principali testimonianze della storia più antica della conca del perginese che indica la presenza di una comunità umana organizzata dedita già nel terzo millennio a.C. ad attività legate alla metallurgia, all’estrazione e alla lavorazione dei metalli. Con “Archeotrekking in Valcava”, in programma il 22 luglio e il 5 agosto, ci si sposta nella vicina Valle dei Mòcheni dove, in compagnia di un accompagnatore di territorio e di un’esperta di archeologia, si salirà fra masi e lariceti verso i pascoli di Malga Pletzen, un luogo ricco di storia, leggende e naturalisticamente molto affascinante, con panorami mozzafiato sulla valle. Entrambe le escursioni sono adatte anche alle famiglie con bambini.

Tra i siti archeologici più vasti e importanti del Trentino, Monte San Martino ai Campi di Riva-Pranzo di Tenno, sarà la meta dell’iniziativa “Un assaggio di Tenno” (9 luglio, 6 agosto e 3 settembre), realizzata in collaborazione con l’Ecomuseo della Judicaria. Si tratta di una passeggiata culturale in compagnia di un accompagnatore di media montagna che da Tenno, lungo una vecchia strada nel bosco di latifoglie tra secolari castagneti, porterà all’area archeologicadove sono previste una visita guidata e una degustazione di prodotti locali. Lunedì 22 luglio alle ore 20, il sito ospita il tradizionale appuntamento nell’ambito di Musica Riva Festival, evento che sarà preceduto alle 19 da una visita guidata a cura di un archeologo. C.L













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