L'OPERAZIONE

In Alto Adige sequestrate oltre 500 mascherine con marcatura contraffatta

Erano destinate ad essere usate dai dipendenti di due negozi di igiene personale di Bolzano e Laives. I controlli sono stati effettuati da personale della Compagnia della Guardia di Finanza di Bolzano. Le mascherine sono potenzialmente pericolose per la salute



BOLZANO. Nel corso di controlli effettuati da personale della Compagnia della Guardia di Finanza di Bolzano, volti alla verifica dell'osservanza delle disposizioni di legge sulla commercializzazione dei dispositivi medici e di protezione individuale e al contrasto delle pratiche commerciali scorrette, sono state sequestrate 557 mascherine facciali tipo chirurgiche con marcatura «CE» contraffatta.

Le mascherine erano destinate ad essere utilizzate dai dipendenti di due negozi di Bolzano e Laives, che commercializzano prodotti di igiene personale. I controlli svolti sui dispositivi di protezione destinati alla vendita non hanno fatto emergere alcun tipo di anomalia; ciò che, invece, ha attirato l'attenzione dei Finanzieri sono state le mascherine rinvenute nei magazzini dei due negozi, le cui confezioni presentavano delle etichette con marcatura di conformità «CE» palesemente contraffatta, essendo la distanza delle lettere «C» ed «E» non regolare e non risultando il numero di codice dell'organismo responsabile dell'adozione delle procedure per la certificazione.

Dall'analisi della documentazione esibita dai commercianti, risultava che le stesse mascherine erano riservate in via esclusiva al personale impiegato presso i suddetti esercizi commerciali. La funzione della marcatura «CE» è quella di tutelare l'interesse pubblico della salute e sicurezza degli utilizzatori dei prodotti, assicurandone la conformità alle disposizioni comunitarie che regolano il loro utilizzo.

Le mascherine, potenzialmente pericolose per la salute, sono state sequestrate mentre i responsabili delle società che hanno fornito i dispositivi di protezione (aventi sede fuori regione) sono stati denunciati per i reati di frode nell'esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. In un contesto emergenziale come quello attuale, la Guardia di Finanza è impegnata non solo nella vigilanza sul rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19 ma anche nella salvaguardia della salute pubblica, attraverso l'intensificazione dei controlli in materia di sicurezza dei prodotti. 













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