Ianeselli: «La polizia locale impegnata nella sicurezza urbana»
Il sindaco di Trento: «Il nostro Nucleo sicurezza urbana ha fatto e sta facendo un prezioso lavoro di presidio delle zone in cui si scaricano le tensioni derivanti dalla precarietà abitativa, dalla marginalità e dal disagio».
TRENTO. "La sicurezza urbana è diventata un settore sul quale la Polizia locale di Trento è spesso chiamata a rispondere insieme alle forze dell'ordine, con cui c'è una collaborazione costante e fattiva, senza però confondere le rispettive specificità. A questo proposito il nostro Nucleo sicurezza urbana ha fatto e sta facendo un prezioso lavoro di presidio delle zone in cui si scaricano le tensioni derivanti dalla precarietà abitativa, dalla marginalità e dal disagio". Così - riporta una nota - il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, in occasione della Festa della polizia locale organizzata per i 223 anni dalla fondazione del corpo.
"La sicurezza - ha aggiunto il primo cittadino - è un lavoro collettivo a cui siamo chiamati tutti, i cittadini in primis, che con le loro segnalazioni e con la loro attenzione possono contribuire a creare un contesto in cui l'illegalità ha uno stigma sociale prima ancora che una sanzione penale. Per la polizia locale la sicurezza è innanzitutto presenza, un agente in strada è già un deterrente, ed è anche monitoraggio continuo, capacità di leggere la città, di distinguere tra disagio e criminalità". Durante il suo intervento, Ianeselli ha ricordato anche il lavoro degli agenti sulla rete viaria locale, evidenziando come lo scorso anno vi siano stati "ben cinque morti e oltre 320 feriti". "Un numero - ha quindi commentato - davvero troppo alto, che viene dimenticato troppo in fretta o a cui per lo più si guarda con rassegnazione, come se si trattasse di una realtà immutabile. Oggi il vento è cambiato".