I 25 anni dalla morte di Alex Langer. Messner: "Più che mai manca la sua voce"
Il grande alpinista: "Credeva nel dialogo. Ha poco in comune con Greta Thunberg, che usa parole troppo dure" (foto Ansa). VIDEOSERVIZIO: Il costruttore di ponti
BOLZANO. «Più che mai manca la voce di Alex Langer, anche ora durante le proteste negli Usa servirebbero le sue parole chiare». Lo dice Reinhold Messner in occasione del 25/o anniversario della morte del fondatore del movimento ecologista in Italia.
L'altoatesino il 3 luglio 1995 si tolse la vita in un oliveto nei pressi di Firenze. Langer e Messner sono stati entrambi europarlamentari verdi, ma soprattutto amici. «Abbiamo passato interi notte a casa mia a discutere con Luis Durnwalder (all'epoca presidente della Provincia autonoma di Bolzano, ndr.)», ricorda il Re degli Ottomila.
«Sono immensi i meriti di Alex per le minoranze, l'ecologia e il sociale. Credeva nel dialogo ed era pragmatico. Ha infatti poco in comune con Greta Thunberg, che usa parole troppo dure. Sono convinto che se non ci fosse stato Langer, l'Alto Adige oggi non avrebbe un governatore come Arno Kompatscher, che ha addotto alcune posizioni langheriane, fino a poco tempo fa inimmaginabili per un esponente Svp».