Governo, da Patton no alla fiducia: «Sono per l’autonomia, Meloni? Troppo liberista»
Il senatore trentino promette un’opposizione severa: «Si lasci fuori la politica urlata per lavorare con rispetto e ascolto»
TRENTO. «Io mi riconosco in una visione che mette al centro l'autonomia dei territori, i diritti, le garanzie sociali, l'equità, l'uguaglianza. Non riesco a riconoscermi in un orientamento così apertamente liberista, con forti venature di nazionalismo e diverse incertezze sull'appartenenza europea, che invece non ammette sbandamenti o scelte regressive. Per questo non voterò la fiducia a questo Governo».
Lo ha detto il senatore trentino del Gruppo per le autonomie, Pietro Patton.
«Nella fase difficile del Paese, la mia sarà un'opposizione severa e critica ma mai dogmatica e preconcetta perché penso che in certi momenti, su determinate scelte, sarà necessario trovare il punto di convergenza più avanzato possibile. Spero cioè che si vada nella direzione auspicata dalla senatrice Segre: senza nulla togliere alla fermezza dei diversi convincimenti, si lasci fuori la politica urlata per lavorare con rispetto e con reale capacità d'ascolto alle ragioni degli altri», ha aggiunto Patton.
«Per la coalizione che mi ha eletto e per la mia storia personale - ha quindi concluso il senatore trentino - saranno decisivi la valorizzazione delle autonomie senza dimenticanze o amnesie, il riconoscimento e la tutela delle specificità delle terre di montagna, il lavoro, e la difesa del potere di acquisto di salari e pensioni, il sostegno alle imprese alla ricerca e alla innovazione».