Turinelli respinge le accuse di Malcotti
STORO. L'ex vicepresidente del Bim del Chiese Adriano Malcotti ieri aveva ribadito forti critiche riguardo all'operato del Comune di Storo nelle trattative sovracomunali. Appunti cui risponde oggi...
STORO. L'ex vicepresidente del Bim del Chiese Adriano Malcotti ieri aveva ribadito forti critiche riguardo all'operato del Comune di Storo nelle trattative sovracomunali. Appunti cui risponde oggi il sindaco di Storo Luca Turinelli.
«Leggendo le dichiarazioni di Adriano Malcotti - scrive Turinelli - non posso che ricordare il vecchio adagio per cui il potere logora chi non ce l'ha. Sui presunti accordi e "tramini di palazzo", rilevo che proprio chi ci ha preceduto non solo non è stato in grado di portare a casa la presidenza di alcun ente sovracomunale, ma nemmeno è stato in grado di valorizzare la vicepresidenza che aveva, evidentemente concentrato a pensare ai suoi accordi segreti. In due anni di vicepresidenza Bim a Storo sono arrivati fondi per il coworking, bandi per energia a favore di un'aria più pulita, investimenti per attrezzatura medico sport, contributi alle associazioni distribuiti in maniera più equa e non concentrati sulle sole realtà di gradimento del delegato. Il ruolo dunque è sì importante, ma è molto più importante come lo si valorizza a favore della comunità che si rappresenta».
Turinelli respinge in toto anche le altre valutazioni di Malcotti: «Sul fatto che la pista di atletica sia strategica mi richiamo a quanto detto in Consiglio. Una precisazione magari la farei su quanto avrebbe detto Donati, in quanto ipotizzo che a suo tempo egli abbia detto di no, non certo per la necessità dell'intervento ma perché per una realtà come la Atletica Valchiese sarebbe stato un problema anticipare tutta quella somma in attesa dei contributi. Non commento oltre le altre dichiarazioni di Malcotti, che nel suo minestrone volutamente confusionario vede addirittura delegati quando nemmeno ci sono. Lo inviterei almeno a leggersi l'organigramma del Bim, dove scoprirà che il delegato di Valdaone non è la moglie di nessuno, tanto per dirne una. Abbiamo ripetuto allo sfinimento come sono andate le cose sugli accordi sovracomunali. Il primo word cafè di Pieve di Bono è stato presieduto dal sottoscritto, mentre alla serata di Tione i sindaci che non avevano progetti in valutazione, erano stati invitati ad astenersi dal partecipare. Il resto è frutto di una larghissima intesa, raggiunta dopo un confronto costruttivo. Ricordo l'accordo è stato deliberato all'unanimità da tutti i sindaci delle Giudicarie. Questi sono fatti inconfutabili, ben diversi dalle teorie complottiste di cui abbiamo letto stamane. Ma o non si vuole capire o ci sono dei limiti nella capacità di comprensione. In entrambi i casi la situazione è sconfortante per chi vorrebbe avere un confronto costruttivo con la minoranza». (s.m.)