Tione, atti osceni davanti a due ragazzine al parco: denunciato
Interviene un artigiano del posto che chiama la Polizia locale Giudicarie. L’uomo si era calato i pantaloni e le mutande toccandosi le parti intime
TIONE. Denunciato per atti osceni in luogo pubblico un uomo accusato di aver mostrato le parti intime a due quattordicenni nei pressi del centro sportivo di Sesena posto tra i comuni di Tione di Trento e Tre Ville.
La Polizia Locale delle Giudicarie di Tione è arrivata a lui grazie alla preziosa collaborazione di un cittadino ed alle telecamere di videosorveglianza del Comune di Tione di Trento.
Secondo le ricostruzioni, la settimana scorsa l’uomo, residente in un comune limitrofo, avrebbe avvicinato due ragazzine calandosi i pantaloni e le mutande mostrando e toccandosi le parti intime per diversi minuti.
Un artigiano del posto, in transito sulla provinciale con il proprio furgone, ha notato una parte della scena e non ci ha pensato un attimo ad invertire la marcia e precipitarsi all’interno del parco per intervenire in difesa delle ragazze, nel mentre ha contattato anche un operatore della polizia locale suo conoscente, che libero dal servizio si è comunque portato immediatamente sul posto per compiere i primi accertamenti.
Grazie alla descrizione delle caratteristiche somatiche e del vestiario, le indagini della polizia locale si sono concentrate su un sospettato.
“Il risultato è frutto di un ottima sinergia tra cittadini, Polizia Locale e Amministrazione Comunale”, si legge in una nota della Polizia locale. “L’artigiano è stato molto attento, non ha perso un attimo e ha deciso subito di intervenire dimostrando un elevato senso civico. Anche il nostro operatore, nonostante fosse a riposo, è arrivato sul posto in un batter d’occhio riuscendo a compiere alcuni accertamenti determinanti. Sono state molto accorte anche le ragazze, la loro descrizione ed i particolari raccolti sono risultati risolutivi. Infine, con le numerose telecamere volute dall’Amministrazione Comunale di Tione è stato possibile individuare il mezzo in uso all’indagato, ricostruire il percorso effettuato ed in particolare molteplici transiti nei pressi del parco in un orario compatibile con quello del fatto. Questo l’ultimo accertamento che ha consentito di chiudere il cerchio.”
L’uomo dovrà rispondere del reato di atti osceni in luogo pubblico, che prevede la pena della reclusione fino a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori.