Sul Prg clima teso a S. Lorenzo: in sei escono dall’aula
San lorenzo dorsino. Clima teso a San Lorenzo Dorsino, dopo l’abbandono dell’aula consiliare da parte di sei consiglieri come protesta per la incompleta risposta a un’interrogazione della minoranza.E’...
San lorenzo dorsino. Clima teso a San Lorenzo Dorsino, dopo l’abbandono dell’aula consiliare da parte di sei consiglieri come protesta per la incompleta risposta a un’interrogazione della minoranza.
E’ accaduto l’altra sera durante il consiglio comunale dedicato alle Reti di Riserva della Sarca, allorquando la minoranza, insoddisfatta della risposta all’interrogazione e inibita nello spiegarne le ragioni, ha deciso di lasciare l’aula seguita dai due consiglieri indipendenti.
All'inizio di seduta il Presidente del BIM-Parco fluviale del Sarca Gianfranco Pederzolli illustra lo sviluppo del piani di interventi previsto. I consiglieri unanimemente votano l'accordo non senza che venisse rilevato che uno dei temi importanti per il Banale era insoluto: la passerella tra le due sponde della Sarca, spazzata via da una piena negli anni 60, e che potrebbe rappresentare un’iniziativa interessante per un mondo sempre più ampio di turisti legati all'ambiente, alle attività di outdoor, al movimento su bike, con la possibilità di collegamento tra l'area della Paganella ed il Garda.
Ha fatto seguito la trattazione dell'interrogazione sul PRG, dove a causa della dichiarazione di incompatibilità per conflitto di interesse di tutti i consiglieri di maggioranza è già avviato l'incarico ad un commissario esterno. Dà lettura dell'interrogazione per il gruppo “Con i piedi per terra” il consigliere Valter Berghi illustrando le incongruenze di una scelta con cui il Comune si è privato della possibilità di esame del nuovo Prg.
«I comportamenti e le dichiarazioni rese da consiglieri e vice sindaco sembrano in alcuni casi non rispondenti a vero in quanto i rapporti di parentela previsti dalla legge sui Comuni (fino ai fratelli per i parenti e solo suoceri e genero-nuora per gli affini) non si vedono nella maggioranza dei casi». Al vice sindaco veniva anche chiesto «perché il suo impedimento lo abbia visto solo poche ore prima del consiglio e non anche durante la gestione del piano, ed infine quali fossero i suoi rapporti con l'architetto estensore del piano».
Nella sua risposta il vice sindaco si limita a dire di aver la coscienza a posto.
Quando nella replica il sindaco Albino Dellaidotti dichiara chiuso il punto, impedendo di fatto di spiegare le ragioni per cui gli interroganti ritengono inadeguata la risposta, sei consiglieri abbandonano l'aula dichiarando inaccettabile che venisse impedito ad un Consiglio Comunale di discutere su un tema così delicato e spinoso.
E' prevedibile che su questo vengano ripresentate iniziative in consiglio, ma non è escluso il risvolto giudiziario.
Non hanno storia i punti rimanenti, le variazioni di bilancio, la designazione dei rappresentanti in seno al Comitato gestione della scuola d’infanzia.