Sette campane suonano l’Europa 

La donazione a Madonna di Campiglio. Il carillon liturgico, realizzato dalla fonderia Grassmayr, sarà installato alla chiesa di Campo Carlo Magno dedicata a “Nostra Signora”. Il 5 agosto don Zuin scoprirà i bronzi. Il 15 agosto cerimonia solenne a Campiglio con l’arcivescovo Bressan



Madonna di campiglio. Un’opera simbolica e suggestiva – unica in tutto il Trentino - impreziosirà la chiesa di Campo Carlo Magno, sopra Madonna di Campiglio: un carillon liturgico di sette campane, realizzato a Innsbruck dalla storica fonderia Grassmayr, in grado di suonare anche l’Inno alla Gioia che dal 1972 è l’inno d’Europa. E proprio a Nostra Signora d’Europa è infatti dedicato il luogo sacro, l’unico in Italia – a eccezione di un sacrario in Valtellina, che però non è una vera e propria chiesa – a onorare la Madonna con questo titolo. Da qui, l’idea cullata fin dall’inaugurazione del luogo sacro, e oggi resa possibile da un donatore privato: dotare l’edificio di un concerto di campane, che – in sintonia con lo spirito del luogo - facesse da “ponte” tra la dimensione religiosa e quella civile. I sette bronzi arriveranno in chiesa a inizio agosto, e fino all’installazione definitiva di settembre – prevista sulla facciata esterna della chiesa, poichè non vi è campanile – rimarranno visibili all’interno dell’edificio. Particolarmente ricche le cerimonie inaugurali. Il primo evento è previsto per lunedì 5 agosto, quindicesimo anniversario di dedicazione della chiesa: il parroco di Campiglio, don Romeo Zuin, celebrerà lì la Messa delle 18 (è sospesa quella in parrocchia), e al termine della liturgia scoprirà la struttura campanaria temporaneamente esposta all’interno. Saranno così visibili non solo i bronzi, ma anche i loro ceppi lignei interamente pirografati a mano da Roberto Romanin ed Elena Zucchetti, un designer e un ingegnere fisico legati al committente. Sono loro, su indicazione del donatore, ad aver assegnato a ogni bronzo la dedica di un particolare santo. Nessun dubbio per il maggiore, tradizionalmente dedicato al santo titolare della chiesa (in questo caso, Nostra Signora d’Europa). Ma per gli altri sei? Anche qui non c’è voluta molta fantasia, visto che altrettanti sono i patroni del Vecchio continente: Benedetto da Norcia, Caterina da Siena, Cirillo, Metodio, Teresa Benedetta della Croce e Brigida di Svezia. Insomma: “Con quest’opera – spiega il committente –, non solo impreziosiamo una chiesa particolarmente suggestiva, ma contemporaneamente lanciamo un invito a riflettere sull’Europa, sulle radici cristiane da cui scaturisce e sulle nuove sfide a cui ancora non riesce a rispondere in modo corale”. Di questo si parlerà in chiesa martedì 13 agosto, alle 10, quando l’Apt di Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena dedicherà al nuovo carillon l’appuntamento conclusivo del festival “Mistero dei monti”: a incorniciare il dialogo di Paolo Bisti, studioso di storia campigliana, con Marcello Palmieri, firma di Avvenire, alcuni brani musicali per organo (suonato dallo stesso Palmieri), Tromba (Paolo Turrina) e campane. Ma il momento più solenne sarà giovedì 15 agosto: i bronzi verranno trasferiti nella “chiesa grande” di Campiglio, e alle 11 – durante la celebrazione della Messa dell’Assunta – saranno benedetti e fatti rintoccare uno per uno dall’arcivescovo emerito Luigi Bressan, quello stesso presule che il 5 agosto 2004 consacrò la chiesa di Nostra Signora d’Europa. Conclusa la giornata di Ferragosto, la struttura campanaria tornerà al Passo Campo Carlo Magno, dove rimarrà esposta per tutto il mese. Poi, i tecnici della Sabbadini Campane – impresa bergamasca specializzata in questo tipo di installazioni – la isseranno sulla facciata esterna dell’edificio. E così, ogni mezzogiorno, dalla chiesa che accarezza il Brenta patrimonio dell’umanità si leveranno l’Ave Maria di Lourdes e l’Inno alla Gioia. L’omaggio di Campiglio all’Europa e alla sua Signora. Per i secoli a venire.















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