Pinzolo. L’edizione 2019 di “Giovenche di Rendena – sfilata e dintorni” è stata un successo. Molte persone hanno assistito alla sfilata per le vie di Pinzolo, al concorso per giovani conduttori e alla selezione della Reginetta che ha decreto la giovenca Alfio Denise dell’Azienda agricola Maurizio e Roberto Polla di Caderzone Terme «migliore “Giovenca di Razza Rendena” del 2019», fattoria che si era aggiudicata il titolo nel 2017, 2009 e 2006. Orgoglioso il sindaco Marcello Mosca «in questi anni da sindaco hanno vinto allevatori di Caderzone Terme».

Quest’anno record di partecipazione, c’erano trenta stalle partecipanti con 150 vacche Rendena di ritorno dai pascoli d’alta quota. Queste insieme a cavalli, asini, capre e pecore e cani Bernesi, hanno sfilato per le vie di Pinzolo al suono delle bande comunali di Pinzolo e Caderzone Terme e delle formazioni Böhmische Judicarien, Glockenthurm, Hegidex Gitschn, Rhendena Klänge.

È andato in scena l’orgoglio degli allevatori che mantengono il paesaggio, proteggono il territorio alpino e forniscono prodotti tradizionali di qualità, a iniziare dal latte e dalla Spressa Dop Giudicarie. Nel ring hanno sfilato i giovanissimi conduttori di vacche Rendena nel concorso a loro dedicato sotto l’occhio attento del giudice Nadia Guzzo, vinto da Federico, seguito da Francesca, tutti sono saliti sul palco a ritirare la coppa.

Sul palco Mauro Fezzi e Claudio Valorz (Federazione Allevatori), Manuel Cosi e Italo Gilmozzi (Anare), Alberto Ferrari (Spressa Dop Giudicarie), gli assessori provinciali Giulia Zanotelli, Roberto Failoni e Mirco Bisesti, i sindaci Michele Cereghini, Arturo Povinelli, Marcello Mosca, il Deputato Diego Binelli, i presidenti Monia Bonenti (Rurale Adamello) e Gianfranco Pederzolli (Bim Sarca). L’intensa settimana che ha fatto di Pinzolo la capitale trentina dell’allevamento è frutto dell’impegno del Comitato Giovenche di Rendena presieduto da Andrea Collini, affiancato da Elisa Carli (vicepresidente), Letizia Caola, Manuel Lucchini, Federica Maturi, Floriano Maturi, Ivan Salvadori e Mauro Povinelli. W.F.