Prà di Bondo, stalla doc di Thomas Valenti

SELLA GIUDICARIE. L'azienda zootecnica al momento conta una cinquantina di animali tra bovine da latte, manze e vitelle. La produzione media giornaliera per capo è considerata all'incirca sui 29,5...



SELLA GIUDICARIE. L'azienda zootecnica al momento conta una cinquantina di animali tra bovine da latte, manze e vitelle. La produzione media giornaliera per capo è considerata all'incirca sui 29,5 chilogrammi al giorno. La superficie coltivata risulta invece di 23 ettari mentre la sala mungitura, a spina di pesce, ha le dimensioni di 5 metri per 5. Stiamo parlando della nuova realtà contadina di Pra di Bondo inaugurata di recente da Thomas Valenti alla presenza del sindaco Franco Bazzoli e di rappresentanti del mondo contadino,

Un complesso moderno e all'avanguardia dove ci sono cuccette pavimentate a gomma, corsie a grigliato forato e dove la pulizia viene effettuata più volte al giorno utilizzando robot griffati Lely.

«Direi che dopo anni si è finalmente concluso l'iter che ha portato alla realizzazione della nuova azienda rispetto alla stalla originariamente di famiglia che avevamo prima», spiega Valenti

Ad affiancare Thomas , oltre al fratello Moris, c'è spesso papà Romeo, che ha quasi 80 e in passato faceva il muratore. «Mio padre fa quello che può ma comunque la sua presenza è utile e spesso anche indispensabile», sottolinea Thomas Valenti.

Il consigliere provinciale Mario Tonina segue da una vita gli allevatori della valle. Prima di essere eletto in politica era il numero due alla Federazione di via delle Bettine. «Direi che Thomas ha numeri, capacità e sopratutto volontà per riuscire. Anche gli zii un tempo erano allevatori».

Le inseminazioni, al 100 % artificiali effettuate dal proprietario, vedono l'impiego del miglior seme disponibile sul mercato sia italiano che straniero. A volte si usa anche un po' di seme sessato e di razze da carne. L'alimentazione invece è tradizionale in quanto il latte viene destinato alla cooperativa Latte Trento con indirizzo di trasformazione in formaggi stagionati, per cui è consentito l'uso di solo fieno secco, cereali, integratore vitaminico e minerale. Ancora il titolare.

«Solitamente da noi vengono effettuati due sfalci di foraggio mentre il successivo ricaccio viene pascolato in questa stagione. Per quanto concerne gli alpeggi invece da qualche anno vengono portati in quota solo animali giovani e qualche bovina asciutta», conclude Thomas Valenti. (a.p.)













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