STORO. Bisognerà attendere almeno 8-10 giorni per conoscere gli interventi che si andranno a fare e se nel contempo la palazzina servizi in uso allo stadio Grilli potrà essere utilizzata o meno. Quelle travi portanti incancrenite da umidità e infiltrazioni d'acqua dovranno non solo essere sostituite, ma anche la base dovrà essere rivista onde poi poter far posto a ben altra struttura con garanzie maggiori. Al di là dei pannelli in cartongesso, alla loro base si intravvedono da più parti le travi lesionate. Interessati in tal caso i sodalizi Calciochiese e Settaurense, che militano rispettivamente in Eccellenza regionale e Prima categoria.

A distanza di soli otto anni dalla sua realizzazione la rinnovata Cittadella dello Sport palesa dunque dei rischi e qualche preoccupazione. Non si esclude che una parte, quella che sopra ha saloni e sedi varie, debba essere sottoposta ad opere di risanamento e quindi venga chiusa sino a lavori ultimati. Nel contempo spogliatoi e docce potrebbero traslocare in quella parte di costruzione che sopra il soffitto ha solo il tetto e che si sporge verso il paese. Ieri pomeriggio, comunque, il sindaco di Storo Luca Turinelli e altri in rappresentanza della sua amministrazione si sono confrontati con persone e tecnici eventualmente delegati ad operare. C’erano anche i rappresentanti sportivi tra cui Ferruccio Moneghini e il suo vice Giovanelli per il Calciochiese. Si sa che a coordinare il da farsi dovrebbe essere l'ingegnere Paolo Armani con studio a Pieve di Bono. Quest'ultimo non oltre la fine del mese farà pervenire al Comune la sua diagnosi. Solo allora l’amministrazione comunale prenderà delle decisioni. Non è nemmeno da escludere che lo stesso Comune) intenda chiedere i danni a coloro che hanno progettato ed eseguito le opere lesionate. Intanto ieri sera la struttura di via delle Pannocchie ha comunque ospitato alla luce dei riflettori la partita di prima categoria tra Settaurense e Virtus Giudicariese.

Sempre ieri i vigili del fuoco di Storo sono intervenuti prima ad Anfo, nel Bresciano, nel tentativo di cercare due persone che sarebbero cadute lungo una scarpata e che fino a pomeriggio inoltrato non erano state individuate. Più tardi invece, sempre una squadra coordinata dal comandante Giacco ha visionato la zona di Proàs, dove dalle alture della Manganela in un podere erano precipitati dei massi.

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