Ecco lo Chalet Fiat rinnovato
Campiglio, sabato la riapertura: “open space” con pareti di vetri affacciate sul Brenta e 7 camere
MADONNA DI CAMPIGLIO. Un nuovo punto di riferimento per la ristorazione d’alta quota dell’arco alpino italiano: questo è lo Chalet Fiat appena rinnovato, che sabato prossimo 2 dicembre aprirà le porte al pubblico di Madonna di Campiglio. Le Regole di Spinale, proprietarie della struttura, questa volta hanno fatto le cose in grande: il nuovissimo rifugio è pronto fare bella mostra di sé con i vecchi e i nuovi clienti. Il monte Spinale è da sempre nel cuore dello sviluppo sciistico di Campiglio, e il vecchio rifugio Dosson (realizzato negli anni Sessanta del secolo scorso) ormai palesava vari acciacchi legati all’età. Chi salirà in cima allo Spinale, da oggi avrà invece a disposizione una struttura completamente rinnovata, realizzata seguendo i principi più moderni e innovatori.
Il cuore della struttura è rappresentato dal nuovo salone da pranzo, al piano principale: un “open space” che ora comprende pure l’area bar, le cui pareti di vetro lasciano la parola alle Dolomiti di Brenta che avviluppano l’ambiente e che da sempre sono la principale protagonista dello sviluppo turistico della località. La vista verso l’esterno ora è scandita dalle nuove forme geometriche che caratterizzano le pareti con linee trasversali. Il materiale utilizzato è locale: larice e abete i protagonisti. Al piano superiore sono state realizzate 7 camere, per un totale di 15 posti letto. Una zona sauna e una relax completano l’offerta tanto che il nuovo Chalet Fiat - che quindi ora è anche albergo - ha raggiunto la classificazione “4S”.
L’edificio naturalmente è stato realizzato con un occhio alle soluzioni più aggiornate: la classe energetica è la “Arca Platinum A+” (livello massimo per gli edifici con struttura in legno), e la centrale termica è a biomassa. Sono state ovviamente rispettate anche tutte le regole per gli accessi facilitati, ed è pure stato realizzato un impianto di recupero delle acque piovane. Il nuovo Fiat continuerà a offrire opportunità per pranzi veloci al self service o alla carta, nelle sale riservate, per meeting aziendali o per serate passate ad ammirare i colori del tramonto delle Dolomiti. I progettisti hanno pure riservato un riguardo alla storica capanna Hofer, la casetta atelier in quota dell’artista di cui porta il nome realizzata durante la Belle Epòque. La nuova costruzione è stata realizzata a una distanza maggiore rispetto al vecchio Dosson e ora quindi il piccolo rifugio in legno ha più spazio attorno a sé.
©RIPRODUZIONE RISERVATA