Bondone, furto di cavolfiori e pomodori
Bondone. Un anno fa, in questo periodo, ad essere preso di mira era stato un campo al Tait alla periferia sud di Storo (nei pressi del depuratore), dove una mano lesta aveva “spazzolato” i campi dei...
Bondone. Un anno fa, in questo periodo, ad essere preso di mira era stato un campo al Tait alla periferia sud di Storo (nei pressi del depuratore), dove una mano lesta aveva “spazzolato” i campi dei Nascimbeni. Stavolta però cavolfiori e pomodori cuor di bue hanno preso altre destinazioni all’Alpo, a monte di Bondone paese. Una brutta sorpresa per i proprietari del fondo, i coniugi Valerio, che hanno dovuto rassegnarsi alla predazione di due ceste e più di primizie autunnali. «Sono amareggiato e sconcertato, quando mia moglie mi ha ragguagliato della infelice sorpresa», dice il capofamiglia.
I coniugi Valerio erano pronto a raccogliere le primizie. Invece alcuni giorni fa, la sorpresa. Il campo risultava rasato e ripulito quasi come appena arato. «La verdura da mont ha un pregio sia come gusto che come qualità e l'intenzione mia e di mia moglie era quella di attendere la maturazione per poi farne la scorta autunnale come eravamo soliti fare».
I Valerio non incolpano nessuno anche se qualche sospetto ce l’hanno. La località dove è avvenuto l'anticipato raccolto dista a meno mezz’ora d’auto dal paese, ma la frequentazione non ha né tempo né scadenze. Difficile sapere i nomi di chi passa su quella strada. «Oramai anche da queste parti non c'è più né legge né fede e basta qualche distrazione perché qualcuno ne approfitti. Era avvenuto poco più di un anno fa quando un insolito vacanziero senza tante formalità aveva caricato di notte dentro la propria station wagon un carico di legna a poca distanza da casa. Al momento di andarsene però il mezzo si è impantanato tanto da non ripartire il che ha dato modo di poterlo bloccare», ricorda l'interessato.
Ma a proposito di insoliti furti, seppur a distanza di giorni, se ne riscontra uno avvenuto a pomeriggio inoltrato all'interno di una bella casa a Pra di Bondo dove i malviventi, approfittando dell’assenza dei proprietari, hanno inspiegabilmente messo mano non tanto a oggetti di valore, computer o televisori ma piuttosto ad arnesi da lavoro per poi andarsene in maniera del tutto indisturbata.