Fiavé. Ha chiuso i battenti i giorni scorsi anche l’ultimo macellaio di Fiavé, Vigilio Guetti, figlio d’arte perché la sua attività era iniziata nella famiglia Guetti già col padre Adriano. Con la chiusura della macelleria Guetti chiude anche l’ultima macelleria del paese, prima negli anni ottanta le macellerie erano due. Una storia come tante quella di Vigilio Guetti, ma legata strettamente al lavoro. Nel 1945 il padre Adriano, originario di Vigo Lomaso, tornato dalla guerra e rimasto nullatenente come tanti altri giovani della sua leva, si rifugia dalla sorella sposata a Fiavé, che lo ospita nella sua famiglia. Ma già l’anno dopo inizia a collaborare con il cognato, Costante Levri, che era macellaio, mettendo su la prima bottega in via 3 Novembre. Successivamente Costante lascia il campo perché impegnato nel nuovo albergo del “Miramonti” all’entrata meridionale del paese.

La storia

E nell’autunno del 1946 Adriano si sposa con Lina Calvetti continuando insieme a lei a lavorare nella nuova macelleria, cui qualche anno dopo, nel 1962, finite le scuole medie, è associato anche il figlio maggiore Vigilio, che aveva iniziato a lavorare a Rovereto presso la macelleria Chiusole Remo con un apprendistato di due anni e mezzo. Così nel 1965 Vigilio torna in paese e immediatamente subentra al padre nella macelleria di famiglia, situata in via 3 Novembre 47, di fronte al vecchio negozio alimentari Farina.

L’anno 1972 vede il trasferimento del negozio in piazza, di fronte alla Famiglia Cooperativa, chiudendo la vecchia macelleria. Nel 1988 Vigilio compera da Italo Riccadonna, l’altro macellaio “storico” di Fiavé subentrato allo zio Lino, la licenza di macelleria sita in via Bleggio. E con la seconda licenza apre nuovamente il vecchio negozio in via 3 Novembre 47.

In questo modo Vigilio era titolare di ambedue le licenze di macelleria del paese di Fiavé, situazione perdurata fino all’anno 2000, pur mantenendo sempre il macello in via 3 Novembre.

La macelleria Guetti si era distinta negli anni nella produzione di ottima carne salada unitamente a tutto il segmento degli insaccati, di cui Vigilio andava fiero.

Unitamente all’ultimo macellaio ha chiuso nei giorni scorsi anche l’albergo-ristorante Genzianella di via Degasperi, noto ai suoi tempi per la storica taverna. Attualmente il locale è stato messo in vendita. Un altro esercizio pubblico che chiude, anche questa volta, più che per motivi commerciali per pratica impossibilità familiare di proseguire nell’azienda.