Fugatti firma il decreto per l'abbattimento dell’orso Mj5
Prevista la cattura preliminare per arrivare all’identificazione genetica: c'è l'ok dell'Ispra. JJ4 al Casteller, "mangia ed è in salute". La Provincia conferma: "Va abbattuta"
I VETERINARI. "No all'eutanasia per JJ4"
TRENTO. Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha firmato un decreto con il quale dispone la rimozione, tramite abbattimento, di Mj5, l'orso ritenuto responsabile dell'aggressione di un uomo avvenuta lo scorso 5 marzo in valle di Rabbi. Il decreto dispone l'identificazione genetica dell'esemplare, attraverso cattura preliminare, ed è motivato - si legge nella nota della Provincia - "dalla necessità di garantire l’interesse della salute e della sicurezza pubblica".
Il provvedimento ripercorre in sintesi quanto accaduto la mattina del 5 marzo scorso quando un uomo è stato aggredito da un orso in località Mandriole, all’uscita della val di Rabbi, nel comune di Malè, lungo un sentiero SAT-CAI. Medicato al pronto soccorso dell’Ospedale di Cles, aveva riportato lesioni sul braccio e sulla testa riconducibili ad aggressione da orso. Le successive analisi genetiche hanno confermato che il genotipo identificato dal DNA ottenuto corrispondeva a quello dell’orso denominato MJ5. "Ispra - si legge nel decreto - ritiene che la rimozione tramite abbattimento dell’individuo MJ5, una volta assicurata la corretta identificazione dell’esemplare tramite analisi genetiche, è coerente con il PACOBACE". Con l’atto firmato ieri sera Fugatti incarica il Corpo forestale della Provincia, con la collaborazione per quanto di competenza dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, di procedere ad effettuare la rimozione tramite abbattimento dell’esemplare MJ5, previa sua identificazione genetica. |
Intanto l’orsa JJ4, da lunedì notte nell’area faunistica del Casteller, è in buone condizioni di salute. Lo riferisce il Servizio foreste della Provincia autonoma di Trento. L’animale ha preso possesso dell’area di pre-ambientamento e si alimenta regolarmente.
L’orsa non ha contatti con l’altro esemplare presente nella struttura, M49, e si trova in sicurezza grazie alle lastre anti arrampicata applicate sul recinto, che non è elettrificato. Si ricorda che l’area faunistica è stata concepita per accogliere temporaneamente orsi bisognosi di cure e non per la captivazione permanente di esemplari problematici. Per questo motivo, l’Amministrazione provinciale sta seguendo l’iter necessario per procedere con l’abbattimento.