Flp Cgil: «con 468 milioni la Giunta intervenga sul potere d'acquisto»
Secondo il sindacato si deve provvedere ad utilizzare parte delle risorse per un rinnovo adeguato dei contratti del sistema provinciale, a fronte di un'inflazione che sta decimando gli stipendi dei lavoratori, pubblici e privati, e dei pensionati
TRENTO. "I 468 milioni dallo Stato alla Pat - largamente attesi - fanno cadere ogni alibi alla Giunta Provinciale ancora in carica sulla presunta impossibilità di assicurare adeguamenti salariali in linea con i livelli inflattivi del 18% registrati sul triennio 22/24. Non è accettabile un'ipotesi di aumento contrattuale per l'anno 2022 del 2,72% quando, per stare al solo indice Ipca, il dato consolidato nel medesimo anno è pari al 6,6%. Occorre che la Giunta provveda sin da subito ad utilizzare parte delle risorse sopravvenute per un rinnovo adeguato dell'intero triennio dei CCPL del sistema pubblico provinciale (Sanità, PAT, Comuni e Comunità di Valle, Apsp, Scuola e Ricerca), a fronte di un'inflazione che sta decimando gli stipendi dei lavoratori, pubblici e privati, e dei pensionati". Lo chiede in una nota la Fp Cgil del Trentino. "Come Fp Cgil l'abbiamo sostenuto sin dalla prima ora: gli aumenti complessivamente proposti per il triennio 22/24 - che varranno a regime il 6,31% a partire dal 2024 - sono largamente insufficienti anche rispetto al solo indice IPCA che è pari a 16,10%, e la stessa legge di assestamento dello scorso agosto stanzia appena 15 milioni per il 2023 e 5 milioni a partire dal 2024, rinviando a non meglio precisati provvedimenti legislativi il reperimento delle altre risorse necessarie. Bene, l'intesa raggiunta con lo Stato non consente più alibi sulla scarsità di risorse: è ora di procedere speditamente per dare risposte adeguate al comparto pubblico e restituire all'intero settore dignità e attrattività", commenta il segretario generale Luigi Diaspro. "Si proceda dunque con apposite Direttive all'Apran per convocare le parti sindacali e stabilire sin da ora le modalità di ripartizione delle risorse, a partire dalle voci stipendiali fisse e continuative, per consentire di affrontare l'impennata dei prezzi al consumo e delle bollette e un rafforzamento delle future pensioni. Allo stesso tempo occorrono risorse per rafforzare l'intero sistema sanitario e delle case di riposo provinciale, con un piano assunzionale straordinario, rinnovare gli ordinamenti professionali per valorizzare e riqualificare il personale, agire sull'integrativo del terzo settore senza attendere gli esiti del rinnovo nazionale, completare l'omogeneizzazione dei Ccpl provinciali", conclude Diaspro.