Tutti pazzi su Facebook per l’albero “Schianto”
Canazei, oltre 850 mila visualizzazioni della pagina del Comune che ne racconta la storia: è stato scelto proprio perché “schiantato” dalla bufera di fine ottobre
CANAZEI. Uno “Schianto” per Natale in piazza a Canazei. Di cosa si tratta? “Schianto” è l’albero che il Comune ha voluto erigere in piazza per Natale. Il suo nome dice tutto. Non è il classico bellissimo albero di Natale, Schianto è un po’ più “brutto” e alcuni dei suoi rami (soprattutto quelli rivolti al Municipio) sono spezzati o piegati. Si tratta infatti di uno dei tanti alberi divelti quest’anno durante la catastrofe naturale che si è abbattuta la sera del 29 ottobre. La storia di “Schianto” è stata pubblicata anche sulla pagina Facebook del Comune di Canazei e ad oggi ha ottenuto più di 850 mila visualizzazioni. «In pratica - spiega l’assessore a turismo, sport e attività economiche Fulvio Pitscheider - tutta la giunta ha deciso quest’anno di non tagliare nuovi alberi per l’abbellimento natalizio della piazza. Anche se Canazei è stata colpita meno di altri posti, anche il nostro Comune è stato coinvolto e ci è sembrato giusto mostrate con questo gesto il rispetto per il bosco. Oltre a ciò a differenza dell’anno scorso non mandiamo nemmeno l’albero al Savignano sul Rubicone in segno di solidarietà».
In ogni caso, spiega sempre Pitscheider, Schianto è alto 12 metri, viene dal territorio comunale e porta i segni evidenti della caduta. È stato scelto dalla frazione di Canazei e dal Corpo forestale e per spiegare al residenti e ai turisti la scelta è stata scritta la storia e pubblicata su Facebook. Appena l’allestimento della piazza sarà ultimata, la stessa storia verrà stampata e resa pubblica in piazza in italiano, tedesco e inglese. «Schianto - chiude Pitscheider - è un po’ una metafora della gente di Canazei, di tutti i cittadini e i volontari che in quei giorni si sono resi disponibili per dare una mano agli altri. La gente di Canazei ha reagito in modo esemplare e stupendo. Si è rialzata subito ed è rimasta unita dandosi un gran da fare. La storia di Schianto è un piccolo ringraziamento a tutti».
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