Servono quasi tre milioni per ricostruire l’acquedotto 

Distrutto dalla tempesta Vaia. Il consiglio comunale di Castello Molina ha approvato  il progetto esecutivo. Si prevede anche il ripristino della condotta che serve le utenze di Anterivo


Luciano Chinetti


Castello-molina. Il rifacimento dell’acquedotto che serve sia il comune di Castello-Molina che di quello di Anterivo in provincia di Bolzano, distrutto dalla tempesta Vaia che si è abbattuta con particolare violenza alla fine di ottobre dello scorso anno soprattutto in val Cadino, costerà la bellezza di 2 milioni 819 mila euro. Questa è la cifra in calce al progetto esecutivo approvato l’altra sera in consiglio comunale convocato con procedura d’urgenza. Assenti gli esponenti di minoranza Werner Pichler e Andrea Canal, quest’ultimo della lista Impegno Civico, il progetto è stato approvato con a maggioranza. Il gruppo di opposizione di Impegno Civico però si è spaccato. Luigi Piazzi infatti ha votato a favore mentre Lorenzo Wohlgemuth e Daniela Martignon si sono astenuti, senza peraltro chiarire la loro scelta.

La ricostruzione

L’argomento è stato introdotto dal sindaco Marco Larger, che ha ricordato che la condotta interrata dell’acquedotto potabile di Castello-Molina, che preleva l’acqua in val Cadino, era stata realizzata in parallelo con quella che alimenta le utenze di Anterivo. A causa del terribile nubifragio dello scorso ottobre, le tubazioni sono andate in parte distrutte, franate a valle insieme alla strada provinciale n° 31. Il progetto, in estrema sintesi, ha specificato il sindaco, prevede: la ricostruzione di entrambe le condotte nel tratto compreso fra le località Piazzol e Canton; il ripristino delle tubazioni con l’attraversamento del rio Piazina, nonché di buon parte del tratto dell’acquedotto compreso fra la località Zocchi e Baito dei Siori, lungo la strada forestale della Perengola. Inoltre, per quanto riguarda il solo comune di Castello-Molina, il progetto prevede anche il ripristino in subalveo delle tubazioni di adduzione dalla sorgente Stagni e la posa di due cavidotti funzionali al telecontrollo dell’acquedotto.

I dettagli economici

Nei dettagli, il progetto predisposto dallo studio Patscheider &Parter Srl di Malles e lo studio Pedrolli di Trento prevede lavori a base d’asta per 1 milione 984 mila 659 euro.

Ora che il progetto è stato fatto, la Provincia dovrà provvedere ad effettuare la gara di appalto. Il Comune di Castello-Molina già nei giorni successivi ai tragici eventi di ottobre si era subito attivato per il ripristino, se pur in forma precaria e provvisoria, dell’approvvigionamento idrico sia per sé che per il Comune di Anterivo.















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