Pozza, la troppa burocrazia “uccide” la sagra di S.Anna
Il tradizionale appuntamento estivo. La decisione, presa a malincuore, degli organizzatori: «L’impegno economico richiesto dalle sempre più numerose pratiche è troppo gravoso»
Pozza. La tradizionale sagra di Sant’Anna non si farà. Il Comitato organizzatore, con grande dispiacere, comunica che la 25esima edizione della festa, in programma da oggi al 28 luglio in località Monzon, non verrà organizzata. «Purtroppo - spiegano gli organizzatori - nel corso dei mesi che precedono la festa, ci si è resi conto che l’impegno economico richiesto dalle sempre più numerose pratiche burocratiche è troppo gravoso per l’associazione. Davanti alle difficoltà si è arresa e, a malincuore, è stata presa la decisione di sospendere la manifestazione per l’anno in corso».
Il futuro è “grigio”
«Nei prossimi mesi - spiegano ancora gli organizzatori - il comitato coinvolgerà tutti i volontari nelle decisioni per il futuro. Vogliamo ricordare che, nonostante le ridotte dimensioni delle nostre frazioni di Monzon e Ronch, la sagra richiamava un gran numero di turisti e valligiani e coinvolgeva un folto gruppo di volontari, anche giovanissimi, che sono la spina dorsale della manifestazione. Cogliamo l’occasione per ringraziare di cuore tutti coloro che in questi anni hanno dedicato con entusiasmo il loro tempo a servizio di questa bella manifestazione. Vogliamo ringraziare anche gli enti pubblici, il parroco, tutti gli sponsor, gli amici e i familiari che hanno supportato l’associazione, con l’augurio di poterci ritrovare in futuro a festeggiare la nostra patrona».
Niente banda a Moena
Le complicanze burocratiche e le sempre maggiori responsabilità per chi organizza manifestazioni spingono molte associazioni ad abbandonare attività consolidate nel tempo. Anche per la festa di San Vigilio, a Moena, la banda comunale, dopo anni di intenso lavoro, ha lasciato l’impegno. In questo caso non tanto per il fatica spesa sul campo, (quattro giorni di attività) ma per le pratiche necessarie a ottenere le varie autorizzazioni. Non solo, spesso i volontari devono affrontare personalmente pesanti rischi di natura legale.