la protesta

Parco Paneveggio, infuriano le polemiche sull’esplosione di ordigni nell’area protetta

Le operazioni si svolgeranno domani, 12 ottobre, e giovedì 13 ottobre. I leader dei comitati di gestione del Parco Naturale depositano un'interrogazione



TRENTO. I componenti del comitato di gestione del Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino, Daniele Gubert ed Ettore Sartori, hanno depositato un'interrogazione definendo «insensata, contraddittoria e inutilmente degradante del luogo» l'esplosione di dodici ordigni bellici rinvenuti in Trentino presso un'area protetta del parco.

«Apprendiamo con sorpresa e sconcerto che nei prossimi giorni ben 12 ordigni bellici ritrovati in diverse parti del Trentino saranno fatti scoppiare in Val Cigolera, area protetta del Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino. La prospettiva è clamorosamente surreale, insensata, contraddittoria e inutilmente degradante del luogo e della comunità che la subisce» scrivono i firmatari.

«Violare un'area protetta in quota – proseguono – dove i residenti ed i visitatori sono chiamati a rispettare rigorose norme di comportamento a tutela della biodiversità, degli habitat e delle specie, per esigenze di protezione civile avulse dal contesto locale, non è solo un sopruso, è un danno bello e buono».

Tre gli interrogativi: quale ruolo abbia avuto l'ente parco nel decidere l'area per le operazioni di bonifica degli ordigni bellici, quali rischi vi sono per l'habitat e come saranno smaltiti i materiali di risulta delle esplosioni.













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