Nuova scuola, ospedale e teatro: tutti “congelati”
Opere pubbliche “al palo”. Il sindaco di Cavalese, Silvano Welponer, chiede alla Provincia di poter sbloccare quanto prima i tre progetti. Fermati a Trento per “rideterminazione dei costi”
Cavalese. Tre progetti dell’amministrazione comunale di Cavalese sono fermi al palo a causa della “rideterminazione dei costi” richiesta dalla nuova amministrazione provinciale, di centro-destra, guidata dal governatore leghista Maurizio Fugatti. E non è un tris di opere pubbliche di poco conto. Il nuovo ospedale che servirà le vallate di Fiemme, Fassa e Cembra, la ricostruzione del teatro comunale andato bruciato sei anni fa e la nuova scuola elementare. Tre assi pesanti. Il caso più eclatante è quello della nuova scuola elementare, spiega Silvano Welponer al Trentino. «Il progetto è ancora fermo all’Apac provinciale, l’Agenzia provinciale degli appalti, noi pensavamo di partire nello scorso dicembre, con la gara europea, invece siamo ancora in attesa che la Provincia sciolga le riserve e ci dia il via libera» Welponer è quasi “imbarazzato” quando risponde alle domande sullo stato dell’arte dei tre importanti progetti.
Immobilismo? No, grazie
«Questo immobilismo, che sottolineo non è da imputare alla nostra amministrazione, ci crea parecchie difficoltà. Questo periodo lo stiamo vivendo male, ci crea imbarazzo, anche perché manca solo un anno alla fine della nostra legislatura. E’ vero, la gente si lamenta che a Cavalese le opere pubbliche più importanti sono ferme – spiega il sindaco di Cavalese – ma devo anche dirle che ci sono artigiani, industrie, progettisti che aspettano la partenza dei cantieri. Ma devo ribadire che è tutto fermo non per colpa nostra, non siamo la causa a cui imputare questo immobilismo>.
Nuovo ospedale
Sul nuovo ospedale il sindaco Welponer conferma che chiederà quanto prima un incontro chiarificatore in Provincia, accompagnato anche dal presidente della Comunità Valle di Fiemme. «In quella sede faremo una proposta formale per dare avvio al più presto all’atteso cantiere – spiega – chiederemo di procedere a stralci, come propone l’ex assessore provinciale Mauro Gilmozzi, è il metodo più interessante e percorribile. Anche perché la Provincia ha già liquidato i premi al vincitore del bando progettuale, come al secondo e al terzo». Fermare ora il progetto sarebbe dannoso, sostiene il sindaco: «Perché abbiamo bisogno di aggiornare la struttura ospedaliera che serve tre vallate».
Teatro, che fare?
Sul teatro, un’altra frenata della Provincia. «Nuovo progetto richiesto da Patrimonio del Trentino per una rimodulazione al ribasso dei presunti costi di realizzazione», la risposta data al sindaco in un incontro informale il primo aprile scorso. Anche in questo caso, il sindaco cercherà di «fare pressione per avere maggiori dettagli, soprattutto sulle tempistiche del nuovo progetto». Rispetto al costo iniziale di 4 milioni c’è stata una lievitazione di 2 milioni. <Guardando anche quello che avviene in altri comuni, ci siamo accorti che la nuova giunta provinciale chiede di rideterminare al ribasso il costo di tutte le opere pubbliche – spiega Welponer – non ne capiamo i motivi. Ma forse stanno cercando di recuperare fondi da spalmare al Piano di interventi e recuperi ambientali dopo la tempesta Vaia, che ha devastato parecchi territori». Se questo è il ragionamento sotteso, dice il sindaco, ben venga. «Altrimenti ci diano delle spiegazioni chiare e concrete».
Nuova scuola elementare
Opera attesa da 8 anni. Dopo il via libera del giunta al progetto definitivo, nell’estate 2018, con in tasca il contributo del Fondo Unico Territoriale, il sindaco stesso annunciava entro dicembre l’appalto dell’Apac provinciale, per il via al la gara europea, visto l’importo dei lavori (quasi dieci milioni). «Su questo progetto però non possiamo cedere – annuncia il sindaco – il contributo è già messo a bilancio, non voglio assolutamente perdere anche questa occasione di riqualificazione. Ci batteremo perché riparta tutto, il prima possibile».