Nelle pieghe della manovra finanziaria c’è il nuovo ospedale di Fiemme
Ufficialmente non c'è nulla di deciso, ma dal 2027 al 2048 si prevedono 6,1 milioni di euro l'anno per finanziare lavori e gestione. L’idea progettuale porta la firma della Mak Costruzioni di Lavis
CAVALESE. È nascosto talmente bene che nemmeno chi ha combattuto contro la stessa maggioranza di cui fa parte per scongiurare il nuovo ospedale in finanza di progetto se ne è reso conto. Ma nel bilancio provinciale appena approvato quel progetto c'è: dal 2027 al 2048 sono previsti 6,1 milioni di spesa all'anno.
È la prima voce della «missione sanità». E se è vero che pensare oggi di vincolare qualcuno con una previsione a bilancio da qui a 5 anni è quasi una sciocchezza, è difficile anche pensare che quella voce sia stata inserita a caso o sia rimasta lì per errore. In altre parole, è difficile dare torto a chi vede in quelle righe e quei numeri una chiara indicazione politica: quella è la soluzione che la giunta Fugatti immagina per il problema ospedale delle valli di Fiemme e Fassa. E che la maggioranza di centrodestra provinciale ha approvato al gran completo.
La vicenda è un po' complicata ma nemmeno tanto. Si parte nel 2019, con l'ultimo bilancio (triennale, come tutti) della giunta Rossi. Prevede una trentina di milioni per la ristruturazione dell'ospedale di Cavalese. Poi il centrosinistra perde le elezioni e diventa governatore Maurizio Fugatti. Che non ha nemmeno il tempo di esultare prima che si avvii un ciclo che fa sembrare le bibliche piaghe d'Egitto una gita a Gardaland e con biglietto salta coda.
La prima mazzata arriva dalla tempesta Vaia. E per far fronte agli affetti su boschi e idrogeologia del Trentino della più volenta bufera che si ricordi, nel bilancio complessivo Fugatti «sospende», tra parecchi altri, anche il finanziamento della ristrutturazione dell'ospedale. I 30 milioni non ci sono più. Da allora ai giorni scorsi ci sono state otto occasioni per ripristinare le cose e rimettere in modo il finanziamento, tenendo fede all'impegno di allora che era per una momentanea sospensione dell'intervento per cause di forza maggiore.
Ma in tutte quelle occasioni, alla voce ristrutturazione è sempre rimasto affiancato «zero euro». Ultima occasione, la bocciatura di un emendamento che proponeva di ripristinare la previsione finanziaria presentato da Filippo Degasperi. Era stato votato anche da qualche membro di maggioranza (Claudio Cia, per non fare nomi) ma non era bastato. In compenso, in sordina e senza alcuna discussione almeno in aula, è comparsa sempre tra le opere previste in materia di sanità la realizzazione del nuovo ospedale di Cavalese attreverso la finanza di progetto.
Il progetto è quello della Mak Costruzioni di Lavis. Che prevede un ospedale del tutto nuovo, a Masi e non più nel centro di Cavalese e da affidare dalla progettazione fino alla realizzazione e alla gestione ai privati. Finanza di progetto, appunto. Approvata la finanziaria, la maggioranza ha approvato anche questa specifica voce.
Filippo Degasperi la prende con filosofia. «È vero, la finanziaria di fatto mette nero su bianco quello che questa giunta e questa maggioranza di centrodestra pensano dell'ospedale di Cavalese. E fa giustizia di tante promesse di dialogo e rispetto della volontà del territorio da parte della giunta Fugatti come della pretesa e sbandierata contrarietà al progetto di parte della maggioranza. Era chiaro già prima che la volontà di Fugatti era andare avanti con la Mak e col nuovo ospedale. Adesso è anche scritto in un documento ufficiale. Noi abbiamo votato contro. Non solo per questo, ma anche per questo. Ma noi siamo veramente convinti che la soluzione migliore sia la ristrutturazione del vecchio ospedale di Cavalese: lo diciamo da sempre e agiamo coerentemente con quello che diciamo.