moena - festa al rifugio valbona per gross, costazza e felicetti 

La bandiera ladina accompagnerà i campioni ai Giochi

MOENA. Una bandiera ladina, donata dalla procuradora del Comun general de Fascia, affinché - forti delle loro radici - gli atleti siano ambasciatori della loro terra in Corea del Sud. Un libro che...



MOENA. Una bandiera ladina, donata dalla procuradora del Comun general de Fascia, affinché - forti delle loro radici - gli atleti siano ambasciatori della loro terra in Corea del Sud. Un libro che racconta l’incredibile storia di impianti e tracciati del Dolomiti Superski dove ora si allenano anche i campioni della Nazionale, regalato da Daniele Dezulian presidente del Consorzio di impianti a fune Val di Fassa e Carezza. Un tagliere di formaggi, dal Puzzone di Moena Dop al Cher de Fascia, per arrivare a PyeongChang ricchi dell’energia dei migliori prodotti gastronomici locali, consegnato da Fausto Lorenz, presidente dell’Apt Val di Fassa.

Partono per le Olimpiadi di PyeongChang, in Corea del Sud dal 9 al 25 febbraio, con tanti doni e soprattutto il sostegno di tutta la valle gli slalomisti Stefano Gross e Chiara Costazza e lo snowboarder Mirko Felicetti che ieri, durante un incontro conviviale al Rifugio Valbona della skiarea Alpe Lusia a pochi chilometri da Moena. «Siamo orgogliosi di voi, seguiremo le vostre gare e siamo certi che, con l’impegno che vi ha contraddistinti finora portandovi alla partecipazione alle Olimpiadi, potrete tutti ben figurare», hanno detto Testor, Dezulian e Lorenz. Angelo Dalpez, presidente del Comitato Trentino Fisi: «Le Olimpiadi sono una competizione difficile - ha detto Dalpez - anche per l’attesa riposta nelle performance degli atleti. Nel caso di Stefano e Chiara si tratta di sciatori esperti che metteranno a frutto le loro grandi risorse e anche Mirko ha tutte le qualità per fare bene a PyeongChang».













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