Dopo Vaia, sensibilizzare con artisti, esperti e t-shirt
Il progetto. #Piantala è il nome scelto dai Comuni promotori, Predazzo e Ziano. Invita i turisti, ma non solo, a rispettare l’ambiente. Installazioni, mostre, incontri per ripartire col piede giusto
Predazzo. “#Piantala” è lo slogan e contemporaneamente il nome del progetto di sensibilizzazione promosso dai Comuni di Predazzo e Ziano per ricordare ai turisti, ma non solo, quanto accaduto il 29 ottobre scorso e la volontà di ripartire. Il progetto è stato presentato ieri nelle sale del museo geologico di Predazzo dai due sindaci Maria Bosin e Fabio Vanzetta, coadiuvati da Cristiana Zorzi.
Piantala, come invito ad abbandonare gli atteggiamenti poco responsabili e non rispettosi dell’ambiente, e a piantare invece un albero, fonte di ossigeno. Il simbolo, distribuito in tutti gli esercizi di Predazzo e realizzato da Federica Cavallin, è un ceppo spaccato in corrispondenza delle ore 21/22, a ricordare le ore della tempesta Vaia, ricucito col filo verde, come la linfa e la speranza. L’iniziativa è nata da alcuni operatori turistici.
Dal gergo dei boscaioli
Le prime proposte prendono il nome dal gergo dei boscaioli: “Erausi”, il grido di avvertimento dei lavoratori del bosco, è il nome dell’installazione dell’artista Irene Trotter (che ha vissuto da vicino nel suo maso il boato degli alberi schiantati) che riprodurrà la voce del vento e l’impeto dell’acqua in una stanza del municipio di Predazzo e nella segheria di Ziano. “Abauf” è il grido che comanda l’interruzione dell’avvallamento. Una sospensione temporale occupata dalle riflessioni degli artisti locali che racconteranno con le loro creazioni al parco giochi di Ziano, la storia del territorio dopo Vaia. Inoltre, nel corso dell’estate verranno organizzate nella Sala Rosa del Comune di Predazzo due mostre a tema: “Sradicati”, un’esposizione di illustratori trentini chiamati dallo Studio d’Arte Andromeda, che chiuderà a fine luglio e, dal 10 al 20 agosto, Endiadi 2.0 “Colori sulle ferite del bosco”, con opere delle artiste Mariapia Desilvestro e Daniela Bernardi. Infine la terza proposta: “Flèo”, il grido di pericolo, un invito a ponderare i nostri comportamenti. Lo faranno esperti come Andrea Bertagnolli della Magnifica Comunità di Fiemme il 7 agosto alla Frata del Sol, il metereologo Thierry Robert Luciani il 23 agosto a Ziano e i forestali Daniele Zovi e Gianni Rigoni Stern (il figlio di Mario Rigoni Stern) il 27 a Predazzo, entrambi con una passeggiata pomeridiana nel bosco ferito e un incontro serale.
Acquisti per la rinascita
#Piantala è diventato anche un hashtag per magliette e spillette, tramite il cui acquisto si contribuirà alla rinascita del bosco di Ziano e Predazzo.
Inoltre, per invitare il turista a scoprire il bosco, si stanno stampando delle cartoline informative con i percorsi agibili. Si tratta, come detto, di un progetto comunitario che ha coinvolto esercenti e numerosi enti: la Magnifica Comunità di Fiemme, il gruppo di artisti locali che sta organizzando Abauf, il Museo Geologico delle Dolomiti, la biblioteca di Predazzo, le associazioni e molti altri che stanno mettendo a disposizione della comunità le proprie competenze.