LA STAGIONE DELLO SCI

Danni agli impianti da sci ma l’apertura è garantita 

Fiemme, a Obereggen gli alberi si sono abbattuti sulle funi di due seggiovie Problemi anche alle stazioni di partenza del Cermis. Tutto ora dipende dal meteo 


di Luciano Chinetti


VAL DI FIEMME. Le forti precipitazioni di questi giorni e soprattutto il vento che ha soffiato dal fondovalle verso le cime delle montagne ha creato non pochi grattacapi anche agli impiantisti. A Pampeago e a Gardonè le piste di discesa, visto che scorrono gran parte lungo i pendii erbosi al di fuori del bosco, non sono state praticamente danneggiate.

Ma sugli impianti del Consorzio Ski Center Latemar a Obereggen i danni sono stati ingenti. Il coordinatore del Consorzio Sigfrid Pichler ha sottolineato il grande sforzo compiuto dai tecnici e dagli operai per liberare le piste, ma anche le funi di due impianti a Obereggen che sono state investite in più punti dalla caduta di abeti e pini abbattuti dal vento.

«Il lavoro non è ancora terminato - ha confermato il coordinatore degli impianti - ma siamo a buon punto. Le piante per fortuna non hanno creato danno ai tralicci e alle funi, sulle quali comunque faremo delle verifiche molto accurate. Poteva andare molto peggio. In Val d’Ega e al passo Costalunga il maltempo ha davvero imperversato e ha abbattuto migliaia di piante. L’aspetto della montagna è purtroppo cambiato: l’ambiente di prima non si riconosce quasi più. Sembra che sia passato il diluvio. Noi siamo stati fortunati - ha aggiunto - visto che nessuno degli impianti del Consorzio ha subito danni e siamo ora nelle condizioni di poter riaprire gli impianti a fine mese rispettando in pieno il calendario che avevamo predisposto.

Tutto comunque dipenderà dal tempo. Se la temperatura scenderà sotto lo zero riusciremo a fare la neve per tempo e preparare le piste e aprire gli impianti già per la giornata di venerdì 30 novembre a Obereggen. Sarà un’apertura notturna comunque - sottolinea Sigfrid Pichler - e sarà fatta solo sugli impianti di Obereggen. A Pampeago e sugli impianti della Latemar di Predazzo l’apertura avverrà invece il giorno dopo, sabato 1° dicembre».

Le piogge e il vento, come ha sottolineato il direttore degli impianti Silvano Seber non ha risparmiato nemmeno gli impianti delle funivie del Cermis. Sono state danneggiate le stazioni di partenza della sciovia Costabella e anche le reti di protezione di tipo A sia a Costabella che sull’Olimpia 2. Danneggiamenti pure alla struttura della telecabina Doss dei Laresi. Ma il lavoro degli operai del Cermis è stato rivolto anche alla liberazione delle piste dalle piante rovesciate dal vento. Non è stata nemmeno risparmiata la stazione delle funivie a Cavalese, dove il vento ha lacerato e scoperchiato il tetto. Il danno complessivo per fortuna è molto contenuto e si aggira sui 40 mila euro. Ma la riapertura degli impianti non subirà ritardi. Si parte sabato 1 dicembre come da programma.













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