Dalpalù a “bocca chiusa” ma Cavada incrocia le dita 

Cavalese, la consigliera comunale non rilascia interviste dopo il voto di domenica Il segretario di zona della Lega gongola: «Spero in un mio ripescaggio a Trento»


di Luciano Chinetti


CAVALESE. Il segretario della Lega Trentino della val di Fiemme Gianluca Cavada nelle elezioni di domenica ha sfiorato davvero il colpaccio. Fino alla metà del pomeriggio di lunedì 22 ottobre il suo nome era inserito nell’elenco dei neoeletti consiglieri provinciali. A poche decine di voti di distanza c’era anche il nome della consigliera comunale di Cavalese Bruna Dalpalù, che però ieri non ha voluto rilasciare alcun commento sul suo risultato elettorale. «Da Trento mi è stato chiesto - assicura - di non rilasciare interviste. Mi hanno detto - aggiunge - che me lo diranno loro quando farle». E noi l’abbiamo accontentata.

Il segretario della Lega invece sembra non abbia limitazioni ed ha risposto volentieri alle nostre domande. Il suo nome infatti a quanto sembra non è ancora definitivamente escluso, visto che due delle giovani parlamentari leghiste, Giulia Zanotelli e Vanessa Cattoi, potrebbero optare per tornare in Parlamento a Roma invece che in Consiglio provinciale a Trento. «Sarà il nostro presidente Maurizio Fugatti che deciderà - assicura il segretario Cavada – se tenerle a Trento o lasciarle andare a Roma». Ma come ha passato la giornata di lunedì, il giorno dello spoglio delle schede? «Ho sperato fino all’ultimo di farcela, quando mancavano ancora 80 sezioni - sottolinea Gianluca Cavada - ma poi ho capito che trattandosi di sezioni di Trento e di Rovereto i miei voti non avrebbero potuto salire».

Novecentottantun (981) preferenze non sono certo poche per uno che si è candidato per la prima volta ed ora è il primo dei non eletti a solo 9 voti di distacco da Alessandro Savoi.

«Io la campagna elettorale l’ho condotta solo nella mia valle - assicura il segretario della Lega Gianluca Cavada - non sono un politico e non sono nemmeno tanto conosciuto, visto che non sono mai stato nemmeno consigliere comunale. Il mio impegno nella politica con la Lega è iniziato solo due anni fa. Ho un eccellente rapporto di amicizia con Maurizio Fugatti con il quale ho lavorato fianco a fianco e mi ha guidato ad impostare il mio lavoro con correttezza e determinazione» .

Gianluca Cavada, originario di Varena, ha 50 anni. E’ sposato con due figli uno di 18 e uno di 16 anni, ma vive nella frazione di Masi di Cavalese.

Ma come ha fatto a raccogliere tutti quei voti? «Gran parte li ho raccolti nel comune dove abito, ma anche in atri paesi della valle dove mi sono prestato insieme ad altri amici ad allestire i gazebi e a fare la campagna elettorale. Non ho fatto comizi - assicura - ma ho incontrato la gente e ho ascoltato il loro problemi e le loro preoccupazioni».

Notizie certe sul suo ripescaggio per ora non ce ne sono. «Io comunque aspetto fiducioso notizie più dettagliate e più precise dal nostro presidente Fugatti. Ci sono arrivato davvero molto vicino all’obiettivo - conclude un sorridente Cavada - sarebbe un peccato non centrarlo».

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