Commozione in val di Fiemme per la morte di Corradini 

L’annegamento nel lago di Stramentizzo. Il pensionato di Molina era molto conosciuto per le sue tante attività lavorative. Oggi pomeriggio, alle 14, il suo funerale nella parrocchiale


Luciano Chinetti


Molina. Grande commozione ha suscitato la notizia del ritrovamento del corpo dello sfortunato pensionato Floriano Corradini di 68 anni di Molina, annegato nelle gelide acque del lago artificiale di Stramentizzo. Dopo ben quasi 3 settimane di ricerche, martedì alle 15.30, grazie all’uso di uno speciale drone in dotazione al corpo dei vigili del fuoco permanente di Trento è stato individuato il corpo di Floriano Corradini, che era rimasto impigliato tra le ramaglie e i tronchi lungo le rive del lago. Dopo gli eventi calamitosi di fine ottobre il torrente Avisio aveva trasportato nel lago di Stramentizzo una grande quantità di legname che copriva la superficie soprattutto lungo le sponde. Ed è stato proprio il legname e i residui legnosi galleggianti che hanno impedito di fatto di poter individuare subito il corpo dello sfortunato pensionato. E’ stato accertato che la morte è avvenuta per annegamento. Purtroppo non è stato possibile ovviamente capire se sia scivolato, dove e quando l’episodio sia avvenuto.

Un gran lavoratore

La scomparsa di Floriano, conosciuto comunemente con il diminutivo di “Flory” ha suscitato in tutti gli abitanti di Cavalese (dove vive la famiglia, ma anche in quelli di Molina, dove Floriano era nato ed andato a stabilirsi da alcuni anni) grande commozione. Tutti lo ricordano come un gran lavoratore: una persona buona, generosa e sempre disponibile verso gli altri. Ha fatto un po’ tutti i lavori, da magazziniere all’ortofrutta di Trento, all’uomo tuttofare negli alberghi e nelle strutture ricettive e della ristorazione. È stato anche per molti anni apprezzato cameriere al Park hotel Azalea di Cavalese a fianco del titolare Bruno “ Mike” Demattio e poi anche al ristorante La Baita di Varena, alle dipendenze di Franco Bolognani.

Senza patente, con 9 fratelli

Non si era mai sposato e non ha mai voluto guidare la macchina. Per gli spostamenti usava i mezzi pubblici, o si faceva portare in giro da qualche amico. Ci teneva molto ad avere un buon rapporto di amicizia con le persone. Poco meno di 3 anni fa era andato finalmente a godersi la meritata pensione e, uscito definitivamente dal mondo del lavoro nelle strutture alberghiere, era andato a vivere con il fratello minore Aldo a Molina, nella vecchia casa paterna in via Bolzano. La sua famiglia era per altro molto numerosa, con ben altri 9 tra fratelli e sorelle con le quali bisognava condividere un alloggio che non era mai abbastanza grande per tutti.

La mamma Albina Amort, originaria di Anterivo, ha cercato con fatica di dare a tutti un lavoro dignitoso e aiutarli a seguire la propria strada. Da Molina, ancora negli anni 70, la famiglia si era trasferita a Cavalese, dove c’era più probabilità di trovare un lavoro. E infatti tutti si erano inseriti agevolmente nel mondo lavorativo, qualcuno si era anche laureato.

Il funerale sarà celebrato oggi alle 14 nella chiesa parrocchiale di Molina. Non fiori ma opere di bene, ammonisce la famiglia che attraverso le pagine del Trentino vuole anche ringraziare tutti i volontari e i vigili del fuoco che si sono prodigati per cercare il loro congiunto. Oggi alle 13,30 sarà anche recitato il rosario, prima delle esequie. Seguirà quindi la cremazione.













Scuola & Ricerca

In primo piano