Acquedotto di Cadino, quasi completati i lavori di ripristino 

Il consiglio comunale di Castello-Molina. In aula presente anche il sindaco di Anterivo che ha ringraziato per aver completato i lavori. Rafforzata la collaborazione fra i due Comuni


Luciano Chinetti


Castello-molina. In apertura dei lavori del consiglio comunale di Castello, tenuto nella casa sociale di Molina, Il sindaco Marco Larger ha fatto il punto sui lavori di sistemazione dell’acquedotto di Cadino (distrutto dalla tempesta Vaia) che ha permesso di ripristinare quasi al completo l’approvvigionamento di acqua anche al comune di Anterivo. I lavori sono stati sospesi a causa della nevicata di novembre e non è stato possibile collegarsi alle opere di presa nella parte alta della val Cadino. Alla seduta era stato invitato anche il sindaco di Anterivo Gustav Mattivi che ha espresso la sua riconoscenza e il suo ringraziamento al sindaco e al comune di Castello-Molina per l’impegno profuso nei lavori di ripristino dell’acquedotto. Questo progetto ha tra l’altro favorito e rafforzato il rapporto di collaborazione tra i due comuni. Per suggellare l’amicizia il sindaco Larger ha consegnato al collega Mattivi una copia del giornalino comunale per tutti i consiglieri di Anterivo e un piccolo presepio in miniatura.

Opposizioni battagliere

Ma l’ ultima parte della seduta consigliare è stata ancora una volta carica di tensione con nuovi scontri tra il sindaco Marco Larger e il gruppo di opposizione guidato da Lorenzo Wohlgemuth. Il sindaco Larger ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe rispondendo con un lungo a e articolato documento alle accuse di non saper rispondere che gli erano state mosse dal capogruppo dell’opposizione Wohlgemuth nella seduta precedente sulla questione della zona artigianale di Ruaia. Il sindaco insomma ha fatto capire che non è assolutamente vero che era stato zittito dall’opposizione. Non aveva risposto alle provocazioni solo perché non era in possesso dei dati chiesti alla Provincia.

«Il consigliere Wohlgemuth – ha detto il sindaco – ha fatto numerose affermazioni non veritiere sostenendo che in località Ruaia la Provincia ha espropriato a 240 euro a metro quadro. E che il lotto minimo è di 2.000 euro con conseguente costo per le aziende di 600 mila euro. Questi invece - ha ribadito il sindaco - sono i dati ufficiali: 185 euro a metro quadro, con agevolazioni e sconto fino ad un massimo del 30%. I lotti sono diversificati a seconda se si trovano in zona A (attualmente quasi tutta occupata dall’Eurostandard e dalla Felicetti). Nella zona B e C il lotto minimo è di 1000 metro quadro».

Estrazioni Fiemme

Ma il sindaco Larger ha anche anticipato alcune notizie riguardanti il futuro dell’Azienda Estrazioni Fiemme di Federico Pichler, per la cui definizione si è recato a Trento oltre una ventina di volte. «La Provincia – ha detto il sindaco – sta cercando di percorrere una strada per addivenire ad un accordo urbanistico dove devono essere chiarite bene le obbligazioni sia della parte privata che dalla parte pubblica. L’accordo deve stare in piedi anche soprattutto dal punto di vista giuridico-legale. Non possiamo fare altrimenti».

E a breve il consiglio comunale proprio su questa vicenda dovrà passare dalle parole ai fatti.

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