Egna in lacrime per la morte del grande alpino Gino Rossi
Chiesa gremita di gente l'altro giorno per l’addio al fondatore del gruppo delle penne nere. Aveva 96 anni, decano del circolo Acli e del coro, ex ferroviere: «Nobiltà d’animo e generosità»
EGNA. Il nonno degli alpini di Egna “è andato avanti”. Gino Rossi, all’età di 96 anni, fondatore del gruppo delle Penne nere della borgata della Bassa Atesina, decano del circolo delle Acli, per anni prezioso elemento del coro parrocchiale, ferroviere di professione, è salito sull’ultimo treno.
Nella chiesa del convento dei padri cappuccini erano in moltissimi, l’altro giorno, riuniti per dare l’estremo saluto a questo vecchio alpino, grande amante della natura, dall’animo nobile, sempre sorridente e sempre presente, fin che ha potuto, alle varie iniziative di solidarietà e alle azioni di beneficenza. In prima fila quando c’era da aiutare il prossimo. Bastava la sua presenza per rinvigorire il gruppo con la sua generosità. Gino offriva sostegno e speranza a tutti. Ha vissuto con l’amata moglie Rina, con i figli e i nipoti e con l’aiuto premuroso della badante Nadia.
Durante la santa messa celebrata dal decano, don Gabriele Pedrotti, Camillo Casera, uno dei tanti amici del defunto, lo ha voluto ricordare come un grande e nobile personaggio che se ne va da Egna, una perdita preziosa per tutta la comunità della Bassa Atesina e non solo.
«Una persona – ha detto il responsabile dell’Upad di Egna – che aveva assimilato fin da piccolo i valori dell’alpino, immancabile con il suo cappello con la penna e che ha amato la naturalezza del Creatore. Gino lascia un ricordo di autentica fede, di impegno d’amore per la sua famiglia e per i suoi commilitoni dell’Ana».
Al termine della cerimonia religiosa che si è svolta nella chiesa del paese, il feretro è stato accompagnato al cimitero comunale dove il corista, e grande amico di Gino Rossi, Aldo Mittempergher, lo ha voluto salutare cantando “la Madonnina”, noto canto alpino, suscitando così una grande commozione da parte dei presenti, familiari, amici e i tantissimi che hanno voluto bene a Gino.