Disabilità, la ministra Locatelli ai campionati sul Bondone: «Stiamo diventando un Paese più inclusivo»
La ministra: «Ogni persona ha un valore che può essere messo a servizio della comunità. Stanziati 77 milioni per l’autismo, ma vanno potenziati i fondi per la ricerca»
TRENTO. "Stiamo diventando un Paese più inclusivo che usufruisce del contributo di tutti". Così la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, intervenuta oggi (27 gennaio) sul Monte Bondone, in Trentino, in occasione della giornata conclusiva dei Campionati italiani di sci alpino e sci nordico della Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo-relazionali (Fisdir).
"Come Governo abbiamo stanziato più di 77 milioni di euro per i progetti sull'autismo, abbiamo rinnovato il progetto Ipoacusia con 10 milioni di euro e abbiamo previsto 12 milioni di euro per l'abbattimento delle barriere architettoniche", ha aggiunto Locatelli. Secondo la ministra, "è cambiata la prospettiva". "Non stiamo parlando tra poche persone che vogliono portare avanti progetti con i ragazzi con disabilità - ha specificato - stiamo valorizzando il talento e le capacità di tutti, perché ogni persona ha un valore che può essere messo a servizio della comunità. Con la legge delega per la disabilità, che il mio ministero ha il compito di attuare nel prossimo anno e mezzo, cerchiamo di mettere in pratica questi principi, tra cui quello del diritto di tutti a una vita dignitosa, che significa non solo medicine e terapie, ma anche tempo ricreativo, sport, vacanze, affetto e relazioni. Usciamo dai confini di una singola responsabilità della famiglia: la disabilità diventa una responsabilità della comunità".
Locatelli ha menzionato, oltre allo sport, la scuola e il turismo come campi nei quali lavorare con le persone con disabilità. "Dal Trentino all'ultimo paese d'Italia c'è un grande valore aggiunto dato dal terzo settore e dall'associazionismo. Insieme istituzioni e associazioni del terzo settore possono raggiungere in modo capillare i bisogni dei cittadini", ha concluso.
"Credo che in futuro i fondi per la ricerca vadano potenziati, non solo per lo spettro autistico, ma anche per tante altre dimensioni della disabilità e per le malattie croniche, oncologiche o rare. Bisognerà lavorare in questa direzione", ha aggiunto la ministra a margine della conferenza stampa.
Sui progetti a livello locale, invece, la ministra ha precisato come ogni "Regione e Provincia autonoma abbia presentato la propria delibera per attuare progetti a carattere sociale, che possono essere integrativi rispetto a quelli che le persone con disturbo dello spettro autistico seguono a livello ambulatoriale".