Dalla provincia stretta sul Cinformi: via sportelli, alloggi e servizi
Fondi dimezzati per i profughi. Il governatore: «Cinformi, entro ottobre taglio del 50%». A breve chiuderà il centro di Marco. Via la tessera gratis per gli autobus
TRENTO. La giunta provinciale ieri ha quasi azzerato il progetto di accoglienza dei migranti in Trentino, senza fare ricorso a compromessi e rischiando di lasciare sulla strada molti operatori delle varie cooperative del settore e, letteralmente, molti richiedenti asilo.
Allo stesso tempo il Cinformi viene smantellato gradualmente, tanto che da qui a ottobre dovrà dimezzare l’attività di sportello. Lo ha spiegato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ieri - 21 dicembre - al termine della giunta del venerdì che si è tenuta a Vignola Falesina, annunciando che in seguito al taglio delle risorse da parte del governo nazionale, che ha abbassato da 33 a 24 euro al giorno la spesa per ogni richiedente asilo, la Provincia di Trento ha deciso a sua volta di usare le forbici. Questo anche correndo il rischio di lasciare per strada persone che potrebbero ingrossare le fila della microcriminalità o del disagio: «Dovevamo dare un segnale. Il mandato degli elettori era questo. Siamo dell’opinione che certe agevolazioni potessero attirare in Trentino più migranti e profughi del dovuto».
Via corsi di lingua, orientamento al lavoro e supporto psicologico. Poi arrivano i dolori anche per il personale delle cooperative: «Prevediamo la riduzione del personale che lavora nelle strutture collettive dal primo marzo». Alle obiezioni, Fugatti ha risposto: «Se applicassimo la legge nazionale così come è, la riduzione ci sarebbe dall’1 gennaio, ma abbiamo deciso di dare due mesi in più per permettere alle persone di organizzarsi».
Cancellata la tessera gratuita per bus e treni. Nella delibera si affronta anche un aspetto che era stato molto criticato, soprattutto dalla Lega: «C’è tutto il tema della tessera gratuita illimitata su tutti i mezzi pubblici del Trentino, autobus e treni che era scandalosa. Entro febbraio i viaggi gratuiti saranno in media 4 al mese a persona, e questo vale anche al trasporto urbano. Quindi se uno abita a Borgo può andare una volta a settimana a Trento per esigenze legate al progetto di accoglienza». Ci sarà la chiusura del centro di Marco e si annunciano novità pure per gli appartamenti dati ai migranti: «Entro giugno, poi, prevediamo la dismissione del 30% degli alloggi affittati alla Provincia per accogliere i migranti. Noi siamo sempre stati contrari a dare alloggi ai richiedenti asilo. Ora non possiamo dismetterli tutti subito, ma a medio termine, ben prima del 2020, vogliamo la dimissione totale degli alloggi. Dal primo gennaio ci sarà il blocco dei trasferimenti dei maschi soli dalle strutture collettive agli appartamenti. Sul territorio, privilegiamo le famiglie e le donne con figli. Poi prevediamo entro qualche mese la chiusura del centro di accoglienza di Marco di Rovereto. Da aprile, le ore di lavoro sui progetti di accoglienza straordinaria saranno ridotte del 50%».
Fugatti, poi, ha dedicato un capitolo a parte al Cinformi: «La Questura ci ha chiesto di mantenere i 9 operatori del Cinformi che lavorano presso di loro per le pratiche altrimenti tutto verrebbe rallentato e abbiamo deciso di accogliere questa richiesta. Ma per il resto, a partire da aprile, le attività verranno ridotte. Entro ottobre gli sportelli del Cinformi saranno tagliati gradualmente del 50%». Come zuccherino Fugatti assicura che i corridoi umanitari, nell’ambito dei quali vengono accolti in Trentino 19 profughi siriani, saranno mantenuti.