il giallo

Custode dell'orso di San Romedio trovato morto, i carabinieri arrestano un boscaiolo della val di Non

Clamorosa svolta nel caso di Fausto Iob, trovato cadavere nel lago di Santa Giustina: l’uomo arrestato sarebbe stato sorpreso a rubare del legname

 



TRENTO. C’è una svolta nel caso della morte di Fausto Iob, il custode forestale di Sanzeno trovato cadavere il 5 giugno scorso, nelle acque del lago di S.Giustina, lungo una sponda della frazione Banco di Sanzeno, dopo essere sparito di casa da due giorni.

Ieri sera (20 giugno) i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Cles hanno arrestato un uomo, un boscaiolo della val di Non.

Le ricerche delle squadre di soccorso, allertate per la scomparsa del custode forestale, proprio nel luogo indicata quale ultima area di lavoro controllata nel giorno della sua scomparsa.

Sin da subito alcuni elementi (autovettura parcheggiata con le chiavi innestate, telefono del malcapitato ritrovato nei pressi del veicolo, ma ben distante dal luogo dell’effettivo ritrovamento, indumenti intonsi e privi di strappi compatibili con un rotolamento/caduta) avevano indotto gli inquirenti a scartare l’ipotesi della caduta accidentale dovuta allo scivolamento o a un improvviso malore del malcapitato. Intuizione ulteriormente suffragata dai primi esiti dall’autopsia che ha consentito di rilevare ben 18 lesioni da corpo contundente sulla nuca, per nulla compatibili con l’accidentalità.

I sospetti degli investigatori si sono concentrati su un boscaiolo, al quale era stato affidato il compito di effettuare le operazioni di esbosco proprio nel cantiere prospiciente al luogo del ritrovamento del cadavere e che risultava essere tra gli ultimi ad averlo visto in vita quella mattina.

Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di acquisire numerosi indizi di colpevolezza sul conto dell’indagato che, nelle fasi immediatamente successive al ritrovamento e sino a ieri, ha fornito agli inquirenti informazioni contrastanti o mendaci tese a sviare le indagini e ad allontanare qualsiasi dubbio circa il suo coinvolgimento nella vicenda.

Allo stato delle indagini e sulla base delle prime risultanze investigative, sembrerebbe che il presunto responsabile abbia commesso il delitto poiché il giorno prima era stato sorpreso da Iob a sottrarre del legname proveniente dal patrimonio boschivo pubblico e quindi con il fine di assicurarsi il profitto e l’impunità.

L’arrestato, portato in carcere a Trento, nella tarda mattina di oggi verrà sottoposto all’interrogatorio di garanzia. 













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