Consiglieri Pd del Trentino Alto Adige, no all'abolizione della Regione: "La mozione dei Freiheitlichen spregio di un luogo di primo significato”
“Giudicare superfluo il luogo della democrazia e della dialettica autonomista, richiama una cultura del disprezzo per le istituzioni” scrivono i consiglieri del gruppo del Partito democratico regionale
TRENTO. "La 17/a legislatura rischia di essere oltremodo pericolosa per l'autonomia speciale regionale: davanti alla mozione presentata dal gruppo consiliare Freiheitlichen infatti risalta, non solo una assai scarsa cultura istituzionale, ma anche e soprattutto la reiterata ostinazione per l'abolizione della Regione autonoma, formulata da una forza politica che si appresta all'impegnativo compito del governo, non solo provinciale, ma anche regionale.
Con scempio e spregio di un luogo di primo significato, sia in termini storici sia in termini simbolici, perché la Regione è, per i nostri territori di confine, un luogo esemplare nel dare conto della nostra identità e della comune volontà di superare conflitti e divisioni anche laceranti". Così, in una nota congiunta, i consiglieri del gruppo del Partito democratico del Trentino Alto Adige, Andrea de Bertolini, Michela Calza, Maria Chiara Franzoia, Lucia Maestri, Alessio Manica, Francesca Parolari, Sandro Repetto e Paolo Zanella.
"Giudicare superfluo il luogo della democrazia e della dialettica autonomista, richiama quella cultura del disprezzo per le istituzioni che appartiene ad una storia non sempre estranea a realtà come quella dei Freiheitlichen. L'onere del governo chiama ad un senso di responsabilità che travalica l'inseguimento costante del consenso e che non si iscrive nelle categorie del facile populismo", scrivono i consiglieri, affermando di respingere "con assoluta fermezza ogni tentativo volto all'abolizione della Regione autonoma" e auspicando "una ritrovata centralità della Regione autonoma, nell'accezione evolutiva affermatasi dal 2001".