IL CASO

Commemorazione della Notte dei fuochi: scoppia la polemica in Alto Adige

Urzì e Pellegrino di Fratelli d’Italia: "Macabra manifestazione con una cornice ufficiale"



BOLZANO. "Esprimiamo sconcerto e disappunto per l'annunciata rievocazione il prossimo 12 giugno in chiave celebrativa dell'anniversario della drammatica 'Notte dei fuochi', che fu contrassegnata in Alto Adige da decine di attentati di impronta secessionista in cui perse la vita lo stradino dell'Anas Giovanni Postal". Lo affermano Cinzia Pellegrino, coordinatrice nazionale del Dipartimento tutela Vittime di Fratelli d'Italia, e Alessandro Urzì, consigliere provinciale per l'Alto Adige e Coordinatore regionale di Fratelli d'Italia.

"La macabra manifestazione - prosegue la nota - avrà una cornice ufficiale, è stata accompagnata da una intensa propaganda anche attraverso manifesti, ed è promossa dall'organizzazione di stampo paramilitare dei cosiddetti "Schuetzen" e dall'Heimatbund (associazione che storicamente raccoglieva i veterani della stagione terroristica). Durante le celebrazioni è prevista anche la benedizione da parte di un curato e l'omaggio ad una stele eretta a memoria di Sepp Kerschbaumer, fondatore dei Bas, le Brigate rosse dell'Alto Adige, non animate da odio ideologico ma da odio etnico e antitaliano".

"Questa pomposa commemorazione avviene nelle ore in cui il Presidente della Repubblica austriaca richiede la concessione della grazia per i superstiti della cosiddetta 'banda dei 4 ragazzi della Valle Aurina', autori di una serie sconcertante di atti violenti: condannati dalla Giustizia italiana sono riparati in Austria, da dove hanno continuato le attività di propaganda antitaliane e dove è stato concesso loro di evitare di scontare anche un solo giorno di carcere", affermano i due esponenti Fdi.













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