“Capelli preziosi”: il salone di Manuela, anche per bambini
E’ stata per 11 anni dipendente: prima semplice shampista, poi acconciatrice, infine a 29 anni è diventata proprietaria subentrando alla sua datrice di lavoro
MEZZOLOMBARDO. Da semplice shampista neo diplomata a titolare dello stesso salone nel quale ha lavorato per undici anni. È la storia di Manuela Marchetti, 29 anni, che a gennaio è subentrata alla sua datrice di lavoro nella gestione del Salone Lorena con un unico cambiamento: il cambio di nome. Ma la storia è ricca di sorprese.
Prima cosa: perché “Capelli Preziosi”?
Sono convinta che siano una delle cose più preziose per una persona, sia essa uomo o donna. Come tali vanno coccolati, curati e seguiti proprio come si fa con qualcosa che ha un valore. Partiamo dall’inizio. Sono nata a Cles e ho frequentato le scuole Barelli a Rovereto, sia il triennio che il quarto anno di abilitazione perché mi avrebbe permesso di avere un salone tutto mio che già sognavo allora.
Com’è venuta in contatto con Lorena?
Come si fa sempre quando si cerca lavoro, portando il mio curriculum nei saloni di parrucchiera. Lorena mi ha chiamato, mi ha proposto un periodo di prova chiedendomi solo di dimostrare di aver voglia di lavorare e di aver passione per la professione.
Com’è andata?
Beh mi sono state chieste due cose che non mi pesavano per nulla. Per il primo periodo ho lavato solo i capelli, nel secondo ho cominciato a mettere le tinte e dopo un anno ho fatto il mio taglio scalato prima femminile e poi maschile. Lavoravate insieme e poi un giorno… Un giorno Lorena mi dice che deve parlarmi. Mi è venuto un colpo perché avevo paura di sentirmi dire qualcosa di brutto. Invece mi ha detto che era sua intenzione cambiare lavoro e che mi avrebbe ceduto volentieri il salone. Avevo un anno di tempo per pensarci.
E lei?
Non è stata una scelta immediata anche se accettando avrei realizzato un mio sogno. Però ho valutato con calma, poi il poter subentrare in un salone avviato del quale conoscevo benissimo la clientela mi ha fatto decidere ed ho accettato.
Cambiato solo il nome?
Praticamente sì, a parte l’aver confermato la dipendente che già c’era ed averne presa una seconda.
La sorpresa della prima settimana da titolare?
Quella di un’ex cliente che erano anni che non la vedevo più: è entrata chiedendomi conferma della nuova gestione. Dopo averla avuta mi ha detto che da quel momento sarebbe tornata a tagliarsi i capelli.
Qual è l’aspetto che preferisce della sua professione?
Senz’altro i lavori lunghi perché mi godo la trasformazione della persona.
La richiesta più originale?
Due ragazze dai capelli lunghi che in tempi diversi mi hanno chiesto di fare i capelli tutti blu e l’altra solo rosa.
Un cliente al quale è più affezionata?
Dopo tanti anni lo sono di tutti, ma nonna Rosa è unica. Si ride e si scherza ed il tempo del taglio passa in fretta.
La tipologia di clientela che preferisce?
Di sicuro i bambini, sono troppo spontanei nelle loro manifestazioni, ognuno sa essere unico. Arriva un bambino che non vuole tagliarsi i capelli. E io inizio a giocare, non gli faccio vedere le forbici e scherzando lo faccio sedere. A quel punto si inizia il taglio ed un gioco che funziona sempre è quello di dire di guardare in basso e se vede passare una formichina, vince un premio: piegano la testolina e fissano il pavimento e così intanto il taglio prosegue.
Un gioco particolare?
C’è, eccome se c’è. C’era un bambino che si tagliava i capelli solo a patto di giocare a nascondino dopo aver finito il taglio. Una volta non ho potuto giocare perché c’era troppa gente e ricordo ancora il suo faccino triste che mi fissava mentre usciva dal salone. Il bello è che quel bambino è cresciuto ed è ancora mio cliente e si ricorda ancora quanto rimase male perché non avevamo fatto il nostro gioco. Il gossip si dice essere di casa dalla parrucchiera. Vero; però quello che più mi piace rispetto al pettegolezzo in se stesso è creare un rapporto di complicità con i clienti. Se si crea un clima di relax si sta tutti meglio ed in fin dei conti è benessere pure quello. Partendo dal presupposto che con la maggior parte della clientela ci si conosce ormai da anni ed in alcuni casi mi hanno pure vista crescere, non è un luogo comune dire che siamo una grande famiglia e così mi piace tanto.
Un bilancio dei primi sei mesi di attività?
Positivo, il lavoro non manca e i clienti sono contenti. In questo periodo abbiamo frequentato corsi di aggiornamento in serie, praticamente tutti i lunedì, ed abbiamo imparato tante cose nuove che stiamo inserendo tra le nostre proposte.
Qualche anticipazione?
La laminazione dei capelli con effetto a specchio. È un trattamento che li rende brillanti a tal punto da dare l’impressione di riflettere la luce come fa uno specchio. Poi le lozioni anticrespo ed a breve avremo il rituale di bellezza per capelli biondi che oltre ad un’azione di mantenimento e conservazione, contrasta il loro ingiallirsi.
Attività recente con tanto di realizzato, ma se pensa al futuro cosa vorrebbe?
In un paio di anni vorrei ristrutturare il salone. Quando sono subentrata non ho cambiato nulla dell’arredamento e ci sarebbero vari lavoretti da fare. Poi mi piacerebbe arrivare a tre dipendenti perché vorrebbe dire che l’attività è aumentata e sono riuscita ad ingrandire il salone. Infine un progetto personale che sarebbe quello di trasferirmi dalla Val di Non in Piana Rotaliana dove ormai passo gran parte della mia giornata. ©RIPRODUZIONE RISERVATA