Bressanone, arriva uno «007» per i cani in forza alla Polizia locale
Giro di vite sul suolo pubblico. Incarico votato all’unanimità dalla giunta: l’operatore sanzionerà chi non pulisce e verificherà anche irregolarità nella raccolta dei rifiuti
BRESSANONE. Il Comune di Bressanone ha assegnato un nuovo incarico come “agente accertatore in materia di rifiuti e condotta di animali su suolo pubblico”. Con una deliberazione d’urgenza, la giunta del sindaco Andreas Jungmann ha assegnato ad Antonio Sorriento un doppio compito, la verifica di eventuali illeciti amministrativi commessi nel conferimento dei rifiuti e il controllo della gestione e della custodia degli animali domestici all’aperto. Con riferimento particolare alla verifica della raccolta e dello smaltimento delle deiezioni canine e all’applicazione di sanzioni ai proprietari di animali che non si attrezzano con sacchetti e paletta.
“Non siamo a un livello di emergenza – sottolinea Massimo Tupini, vice comandante della Polizia locale di Bressanone – ma una certa attenzione è necessaria e le sollecitazioni di verifiche e interventi che ci arrivano dai cittadini non mancano”.
Uno dei tre agenti accertatori a Bressanone è andato in pensione e la delibera d’urgenza votata all’unanimità da sindaco e assessori brissinesi ha ricostituito il terzetto degli operatori per la pulizia del territorio. “Oltre che dalle deiezioni lasciate al suolo o negli spazi verdi – continua Tupini – molti cittadini sono infastiditi o preoccupati quando si trovano davanti cani lasciati liberi. A loro volta, i proprietari degli animali talvolta evitano di utilizzare il guinzaglio considerandolo scomodo. Per noi agenti si tratta di sanzionare le violazioni e anche di mediare, senza essere eccessivamente duri”.
L’urgenza della delibera datata 29 gennaio è spiegata dalla giunta con la necessità di “consentire l’immediato inizio delle attività di accertamento da parte del nuovo collaboratore”. Sorriento da parte sua era già pronto, avendo superato la prova finale del corso di formazione tenuto lo scorso 16 gennaio e incentrato appunto su “gestione dei rifiuti e tenuta e condotta di animali su suolo pubblico”.
Quanto agli abbandoni di rifiuti fuori dai contenitori nelle isole ecologiche o addirittura in giro, invece, “la situazione – fa il punto sempre Tupini – è migliorata negli ultimi tempi, ma siamo lontani dal poter dire che il problema a Bressanone non esiste. Le sanzioni per rifiuti smaltiti in modo scorretto non sono poche e nell’ultimo anno sono leggermente aumentate. Sono invece diminuiti, per non dire quasi azzerati, i ricorsi. Del resto, dalla fine del 2023 gli importi delle sanzioni sono stati ridotti e chi viene punito paga, a meno che alla base dell’infrazione contestata non ci sia davvero una circostanza particolare, straordinaria che giustifichi e generalmente porti a buon fine il ricorso”. F.D.D.