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Boom di disturbi alimentari in Trentino: domande aumentate del 30-40%

Sono 450 pazienti, di cui 177 minori, ma l’organico è carente. L’assessora Segnana risponde a un’interrogazione di Zeni (foto Ansa)



TRENTO. Il consigliere del Pd Luca Zeni ha presentato in aula un “question time” per chiedere quale sia la situazione attuale in Trentino rispetto ai disturbi alimentari, problematica in forte crescita soprattutto fra i giovani e giovanissimi.

Nella risposta fornita dall’assessora Segnana, si conferma che anche in Trentino si è assistito ad un forte aumento delle domande di cura, pari al 30% - 40%, specie in età adolescenziale, con un abbassamento dell’età di esordio al di sotto dei 10 anni. Son quindi 450 i pazienti complessivamente in carico al sistema sanitario provinciale, di cui ben 177 minori.

Nel 2022 sono stati 469 gli interventi “salvavita” gestiti in area minori, poi ricoverati in pediatria per almeno tre settimane. Nella risposta al consigliere Zeni, l’assessora alla Salute indica in circa un mese il tempo medio che intercorre fra la prima visita e la presa in carico e viene riconosciuto anche un aumento evidente delle liste di attesa.

“I disturbi del comportamento alimentare sono una problematica sempre più diffusa, il sintomo di una fragilità che dilaga soprattutto fra i giovani ed il sistema sanitario pubblico deve considerarli una priorità”, ha affermato il Consigliere Zeni per poi proseguire dicendo che “abbiamo avuto la conferma di una difficoltà del servizio ed invitiamo la Giunta provinciale a metter in atto tutti gli interventi necessari a garantire qualità e tempi adeguati di intervento.”













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