sanità 

Posti letto, Eremo al Tar contro la Provincia

ARCO. Eremo contro la Provincia e dopo le ultime lamentele che la casa di cura arcense ha sollevato ora ha deciso di ricorrere al Tar impugnando la delibera provinciale difesa a più riprese dall’asses...



ARCO. Eremo contro la Provincia e dopo le ultime lamentele che la casa di cura arcense ha sollevato ora ha deciso di ricorrere al Tar impugnando la delibera provinciale difesa a più riprese dall’assessore alla salute Luca Zeni. «Nonostante l’assenza di atti giustificativi che la Provincia non ha voluto o potuto produrre - scrive il direttore Sergio Fontana in una nota stampa - Eremo impugnerà la delibera portandola di fronte al giudizio del Tribunale Amministrativo affinché sia ristabilita la verità dei fatti». L’accusa di Eremo è quella di aver visto negli anni una costante riduzione di budget e di posti letto. «È vero che rispetto a quanto stabilito nel 2014 - informa Eremo - il budget dal 2017 è stato aumentato, ma l’assessore dimentica di ricordare che nel 2014 era stato previsto per Eremo una riduzione del budget del 30% contro una riduzione media per le altre strutture del 5%. L’aumento quindi non è altro che un parziale reintegro (i ricoveri trentini all’Eremo sono comunque diminuiti del 20%) di una grave e immotivata ingiustizia perpetrata tre anni prima». Anche sull’aumento dei letti la posizione della casa di cura arcense è chiara. «I 10 dieci posti letto - continua Fontana - erano stati promessi ad Eremo già 3 anni fa e comunque sono tutti destinati ai non residenti; quindi nessun costo per la Provincia anzi, se si riuscisse a riempirli la Provincia ne trarrebbe un guadagno (in termini di aumento di mobilità attiva e quindi minori costi sanitari) pari a un milione di euro annuo. A ciò si aggiunge il blocco sull’aumento della mobilità attiva imposto dallo Stato-Regioni che rende di fatto inapplicabile tale supposto “regalo”. Del resto tutte le strutture accreditate hanno ricevuto in questa legislatura “regali”, basti pensare che la casa di cura Regina ha ricevuto ben 26 posti in più». (l.o.)















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