Pino greco, arriva il dietrofront: ora si prova a salvarlo
Bloccato ieri l’abbattimento dell’albero monumentale Il Comune ingaggia un esperto per evitare il taglio
ARCO. Abbattiamo l’albero. Anzi no. Dopo l’annuncio di venerdì («siamo costretti a tagliarlo per ragioni di sicurezza»), l’amministrazione comunale di Arco è tornata sui propri passi, bloccando l’abbattimento del pino greco il cui apparato radicale è stato danneggiato nel corso dei lavori di realizzazione del nuovo marciapiede di via Fossa Grande.
Non si tratta di un albero «qualunque», ma di una pianta candidata a diventare monumentale e quindi sottoposta alla tutela della Provincia. Dopo una prima consultazione, il destino del pino greco (che si trova all’interno di una proprietà privata) sembrava segnato, perché i danni alle radici sembravano aver pregiudicato la stabilità. Ieri mattina, dopo un ulteriore consulto, si è deciso di mettere in sicurezza l’albero (operazione che è stata fatta dalla ditta che sta eseguendo i lavori e che ha provocato il danno) e di attendere l’arrivo di un esperto che dovrà dare un parere definitivo: «Vista la possibilità di mettere in sicurezza con alcuni tiranti l’albero - ha spiegato l’assessore comunale Stefano Miori - abbiamo deciso di fermare le operazioni di abbattimento e di chiamare un esperto per fare una valutazione più approfondita dei danni subbiti dalle radici durante i lavori di scavo. Speriamo di non dover arrivare alla decisione più estrema».
Il pino greco, secondo i progetti, è destinato a rimanere a ridosso del nuovo muro che verrà realizzato lungo il marciapiede, opera pensata per mettere in sicurezza l’accesso al vicino parco arciducale. (g.f.p.)