il sindaco 

«La tangenziale va proseguita almeno fino alla Moletta»

ARCO. La situazione viabilistica arcense è ormai al collasso e il sindaco Alessandro Betta guarda con fermezza alla Provincia, che a suo dire «dovrà farsi carico di questa problematica» e chiede...


di Leonardo Omezzolli


ARCO. La situazione viabilistica arcense è ormai al collasso e il sindaco Alessandro Betta guarda con fermezza alla Provincia, che a suo dire «dovrà farsi carico di questa problematica» e chiede aiuto, nonché il prossimo Fondo unico territoriale (Fut), ai Comuni altogardesani.

«Arco e il suo centro città sono diventati la circonvallazione nord del Garda trentino - sono state la parole del sindaco subito dopo l’incidente di ieri mattina alla rotatoria di Caneve - e questo è un dato di fatto. Riva ha potuto chiudere il centro storico diventando isola pedonale, ma ad oggi ad Arco un’azione simile è impensabile. Se chiudiamo il centro città tutto si paralizza». Una situazione che ieri, nonostante le celeri operazioni di rimozione del carico e del veicolo, si è protratta per tutta la mattinata con code che a nord hanno raggiunto l’abitato di Dro e a sud hanno paralizzato via Santa Caterina.

«Il nostro centro storico merita eguale rispetto come per gli altri Comuni - ha precisato Betta - tutte le città vanno verso le isole pedonali e noi siamo bloccati perché diventati nostro malgrado uno snodo cruciale per tutti gli altri. Per questo credo che il prossimo Fut, fino ad oggi investito su opere rivierasche, debba essere speso per Arco e la sua viabilità. Arco non va abbandonata e ha bisogno di non diventare un’autostrada. Ci si impegni per aiutarla».

Tra le soluzioni possibili il primo cittadino ripesca un vecchio progetto non andato in porto. «La circonvallazione nord deve assolutamente arrivare dopo la Moletta e non dove è oggi - ha concluso il primo cittadino – qualche miglioria potrebbe arrivare dal potenziamento di via Cavallo e via Sabbioni».

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