ARCO

Casa incendiata, un aiuto a chi ha perso tutto

Partita la raccolta fondi: le donazioni sul conto bancario della Caritas


di Gianluca Marcolini


ARCO. «La situazione è particolare, per alcuni anche molto drammatica, e dunque nella sua straordinarietà c’è bisogno di un aiuto straordinario che però non può essere la regola ed è per questo che non arriverà dal Comune ma dalla generosità dei singoli cittadini. Ad incominciare da quella del sindaco». Terminata l’emergenza e garantita l’incolumità pubblica, ora per il sindaco di Arco Alessandro Betta c’è da pensare alle conseguenze dell’evento tragico di venerdì scorso.

L’incendio che si è scatenato in centro storico si è lasciato alle spalle non solo la distruzione di un’abitazione, quella in via del Torchio di proprietà delle famiglie Lunelli e Rigo, ma anche problemi che solo in apparenza sono meno gravi ma che invece rivestono un’estrema importanza per chi si è trovato improvvisamente senza più un tetto sulla testa e con un pezzo della propria vita bruciato dalle fiamme (vestiti, televisione, computer, scarpe, documenti, foto, ricordi, cibo). A conti fatti un dramma nel dramma, una situazione che necessita di un’attenzione del tutto particolare da parte della comunità. Ed infatti la comunità arcense, come sempre, ha deciso di prendersi carico del problema e di provare ad aiutare queste persone, soprattutto chi nell’incendio ha perso tutto, o quasi. Da qui la decisione di avviare una raccolta fondi per provare a dare una mano a chi oggi deve fare i conti con la quotidianità senza, purtroppo, disporre degli strumenti per affrontarla, anche i più semplici come, appunto, i vestiti o le scarpe da indossare.

In queste ore è stato deciso di mettere a disposizione il conto corrente, in Cassa Rurale Alto Garda, intestato alla Caritas - Centro di ascolto e solidarietà per provare a raccogliere qualche soldo da destinare a chi ha subito le conseguenze più gravi dell’incendio di venerdì scorso. Spetterà, poi, alla stessa Caritas stabilire come suddividere l’eventuale cifra che verrà racimolata seguendo l’unico criterio del buon senso, che poi è il solo che funziona veramente senza creare disuguaglianze o risentimenti. Per donare i propri soldi è sufficiente recarsi agli sportelli della Cassa Rurale ed effettuare un bonifico sul conto del Centro di ascolto e solidarietà Arco (le coordinate sono a disposizione in banca) con la causale “Pro incendiati via del Torchio”.

Proseguono, nel frattempo, le indagini da parte delle forze dell’ordine per stabilire le cause dell’incendio. Dopo il sopralluogo compiuto assieme al comandante dei vigili del fuoco Stefano Bonamico, il comandante dei carabinieri di Arco Mirko Sollecito ha iniziato a raccogliere le testimonianze degli inquilini della casa bruciata proprio per cercare di ricostruire la dinamica degli eventi. Escluso il dolo, l’ipotesi su cui sta lavorando è quella del corto circuito ma occorrono i necessari riscontri. Se ne potrebbe sapere di più fra qualche giorno.

I vigili del fuoco di Arco sono tornati all'interno della casa incendiata per cercare di tamponare la fuoriuscita di fumo e polvere dalle finestre senza più serramenti.













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