«Area Ferrari, voltafaccia della giunta» 

Bagozzi e l’ex proprietario del terreno: «Sindaco e assessori avevano assicurato che non avrebbero esercitato la prelazione»


di Leonardo Omezzolli


ARCO. Non ci sta la ditta Bagozzi a rimanere in silenzio davanti alle esternazioni dell’amministrazione e decide di mettere un punto fermo a quanto espresso dalla giunta circa la vicenda che riguarda l’acquisizione delle particelle Ferrari sulla quale la stessa amministrazione di Arco aveva, in consiliatura Mattei, realizzato un diritto di prelazione. Bagozzi ha voluto precisare la sua verità. «Contrariamente a quanto riferito - scrivono - la richiesta di danni è stata depositata dal Comune al Tribunale di Rovereto per l’importo di 450.492.000 euro di cui 297.500.000 riferiti ad un non meglio specificato “mancato guadagno”».

Per queste ragioni la Bagozzi ha deciso di rendere pubblicha la lettera inviata al Comune. «Nel luglio del 2016 gli amministratori della Ferrari Legnami avevano proposto al sindaco la cessione delle particella soggetta a prelazione volontaria ricevendo una risposta del tenore “non interessa”. Successivamente (ad agosto) - continua Bagozzi - su indicazione del primo cittadino Betta si è svolto un incontro con il Presidente della Comunità di Valle senza però ottenere alcuna risposta positiva. Preso atto del disinteresse da parte delle amministrazioni pubbliche interpellate, Ferrari Legnami Srl ha dovuto incaricare un’agenzia immobiliare di ricercare un acquirente».

A questo punto Bagozzi si interessa, ma prima dell’agenzia contatta la stessa amministrazione. «Prima di inviare la comunicazione sulla messa in vendita - scrive Bagozzi - i nostri amministratori avevano preso contatto con il sindaco, il vice sindaco ed alcuni assessori, ricevendo unanime rassicurazione dagli stessi sul disinteresse ad esercitare la prelazione». Insomma seconda la ditta arcense, il Comune non aveva mai manifestato interesse all’acquisto. Almeno fin a quel momento. L’11 agosto «è stata segnalata l’intenzione di cedere, per esigenze produttive della società acquirente, sia il capannone prelaziato che quello confinante sul lato nord». A questo punto l’improvvisa, a detta della ditta Bagozzi, virata del Comune che convoca d’urgenza il consiglio nel settembre del 2017 che delibera di esercitare la prelazione. La Ferrari Legnami ha deciso di concludere la cessione del capannone alla Bagozzi che nel frattempo aveva acquisito le risorse finanziarie necessarie. «Il Comune - scrivono - ha inteso per parte sua richiedere il risarcimento dei danni ignorando le dichiarazioni dei propri amministratori. Risulta ovvio - sottoscrivono - che le scriventi società resisteranno nelle sedi competenti, ritenendo ridicolo che Betta firmi di suo pugno una richiesta di danni nei confronti di aziende che da decenni operano nel territorio dando lavoro e contribuendo all’economia locale».













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